Consiglio regionale, respinta mozione di sfiducia a Fontana. Nuova bagarre in aula

2 febbraio 2021 | 00:12
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Consiglio regionale, respinta mozione di sfiducia a Fontana. Nuova bagarre in aula

47 voti contrari e 30 voti a favore: la mozione era stata presentata lo scorso 29 gennaio.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto la mozione di sfiducia presentata dai gruppi di opposizione, con l’unica eccezione della consigliere di Italia Viva Patrizia Baffi, nei confronti del presidente Attilio Fontana.

47 voti contrari e 30 voti a favore: la mozione era stata presentata lo scorso 29 gennaio.

“Un messaggio, chiaro e netto, ai consiglieri dell’opposizione: non sarà certo la vostra ennesima mozione di sfiducia a distrarci dal nostro lavoro” ha commentato il presidente della Regione Lombardia rivolgendosi ai gruppi di minoranza.

“In questi ultimi mesi ho affrontato, da presidente della Lombardia, un’emergenza di portata straordinaria. Abbiamo lavorato senza mai risparmiarci, con coraggio e responsabilità, mettendoci sempre la faccia. Certamente, come ho riconosciuto, abbiamo imparato lezioni importanti dalla quotidiana esperienza di questi mesi. In ogni mia azione ho sempre perseguito il bene dei nostri amati cittadini: l’unica cosa che mi sta a cuore. E proprio per affrontare nel modo migliore la gestione della pandemia e del piano vaccinale – ha aggiunto – e per fronteggiare con tutte le risorse e gli strumenti disponibili l’emergenza economica e sociale, ho deciso di arricchire l’azione della Giunta regionale con l’ingresso di tre nuovi assessori, che ringrazio nuovamente per lo spirito con cui, fin da subito, hanno iniziato il loro lavoro. Perché, ribadisco, occorre un cambio di paradigma nella nostra azione di governo, l’epidemia ci costringe a ripensare in profondità molti aspetti importanti della vita economica e sociale così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi. Serviva un cambio di marcia, rapido ed efficace: e lo abbiamo messo in atto”.

“La mozione di sfiducia non è passata e le ferite di Alzano ancora sanguinano. È un dispiacere enorme – commenta Marco Degli Angeli, consigliere regionale del M5s Lombardia – dover usare gli spazi dell’aula consigliare per rimproverare di continuo l’operato di una Giunta. Preferiremmo usare il tempo per lavorare e collaborare in modo solido per lo sviluppo della nostra regione, ma quando l’incompetenza è più grande della competenza, questa è purtroppo la migliore arma che abbiamo per difendere il nostro operato e la salute dei cittadini che rappresentiamo”.

Oltre cento richieste di dati e informazioni alla giunta della Regione Lombardia su come sta affrontando la pandemia, in buona parte ancora senza risposta o con risposte insufficienti o, peggio, non corrispondenti alle domande poste. Messi tutti in fila farebbero uno striscione di oltre 45 metri. Il nostro capogruppo Fabio Pizzul li ha mostrati in Consiglio regionale (solo una parte, per carità di patria) davanti al presidente Fontana e alla vicepresidente Moratti. Alcuni risalgono al luglio scorso e i termini sono ampiamente scaduti. Ecco perché chiediamo trasparenza, soprattutto dopo tutti gli errori che gli abbiamo visto compiere” ha commentato il Pd.

“La Lombardia si stringe attorno al suo governatore e il sostegno arrivato oggi dal Pirellone ad Attilio Fontana è la conferma che il castello di bugie costruito dal Governo e dai partiti che lo sostengono si sta pian piano sgretolando. Dopo gli errori commessi dal ministro della Salute nella valutazione delle zone, anche la recente inchiesta di Milena Gabanelli ha inchiodato il commissario Arcuri alle sue dirette responsabilità nelle disastrose scelte su mascherine, tamponi, reagenti e vaccini. Con la mozione di oggi, respinta dal Consiglio regionale con il 61% dei no, PD e M5S hanno di fatto sfiduciato se stessi. Prendano atto della realtà, chiedano scusa ai lombardi e facciano mea culpa” ha dichiarato Massimiliano Capitanio, deputato Lega e Segretario della Vigilanza Rai.