Adescato in una chat di gruppo, 13enne riceve foto pornografiche da uno sconosciuto

12 febbraio 2021 | 00:00
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Adescato in una chat di gruppo, 13enne riceve foto pornografiche da uno sconosciuto

Il commento della madre: “genitori, parlate con i vostri figli”

E’ iniziato tutto con dei messaggi in una chat di gruppo per ragazzi. Poi, preso il numero di telefono, sono iniziati i messaggi in privato, con domande sempre più intime e personali. Infine è arrivata la foto, pornografica, che ha fatto scattare l’allarme. Viene a galla un’altra volta il lato oscuro dei social network, quello più subdolo e pericoloso, dove spesso a pagare il prezzo più alto sono i giovanissimi.
Protagonista della vicenda è un 13enne meratese, che secondo le ricostruzioni di Meratonline, è stato adescato sulla chat di un gioco online per adolescenti da un uomo adulto che ha conquistato la sua fiducia spacciandosi per un coetaneo. L’inganno, iniziato con domande personali (“Hai la ragazza? Sei single?” ), è culminato con l’invio di foto pornografiche. Immediata la reazione del ragazzo che ha bloccato il contatto e si è rivolto alla sua famiglia, raccontando loro i fatti fin dal principio.

Il commento della madre: “Genitori, parlate con i vostri figli”

“Siamo sempre attenti a nostro figlio perchè con i suoi amici passa un po’ di tempo a giocare online con queste sfide” ha raccontato la mamma. “Ad un certo punto è venuto da noi con il telefono in mano, aveva le lacrime agli occhi e ci ha fatto vedere la chat. Ci siamo subito allarmati perchè episodi di ragazzi adescati in rete sono frequenti. Ci siamo fatti raccontare l’accaduto e tutto corrispondeva a quanto scritto nella chat. Abbiamo contattato la polizia postale di Roma raccontando i fatti.
Ci hanno tranquillizzato perchè nostro figlio si è comportato bene, e gli hanno fatto anche i complimenti per le risposte che ha dato senza lasciare spazio a quel malintenzionato, e perchè siamo intervenuti subito facendo i giusti passi. Ora abbiamo salvato tutto il materiale e ci recheremo alla sede di Bergamo per consegnarlo e procedere come da prassi. Siamo contenti che non sia successo nulla e che nostro figlio si sia aperto con noi”.

“Genitori state attenti – commenta la madre alla redazione di MBNews – il rischio dell’orco in rete c’è. Il mio consiglio è quello di  parlate con i vostri figli, evitando anche di farli sentire “in colpa”. In molti cresce l’ansia e la paura di aver fatto loro qualcosa di sbagliato: non è così. Bisogna rassicurarli e parlargli: c’è il rischio che qualcuno si avvicini a loro e voglia approfittarne”.

Giovanissimi e social: scatta l’allarme

E dei pericoli dei social se ne parla tanto in queste ultime ore anche in Brianza, dopo l’episodio da noi raccontato in cui un bambino delle elementari ha rischiato il soffocamento durante una challenge su Tik Tok. La notizia è stata commentata anche dall’Onorevole Massimiliano Capitanio, che ha rimarcato il ruolo e l’importanza che la famiglia e le istituzioni.