I “drive-in” per tamponi trasformati in punti per vaccinazionio Covid. Lo studio

5 febbraio 2021 | 09:00
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I “drive-in” per tamponi trasformati in punti per vaccinazionio Covid. Lo studio

I “drive in” allestiti per effettuare i tamponi potrebbero presto diventare punti di somministrazione per i vaccini anti Covid 19.

I “drive in” allestiti per effettuare i tamponi potrebbero presto diventare punti di somministrazione per i vaccini anti Covid 19. La Sanità militare ha in corso uno studio per la trasformazione degli attuali spazi e dovrebbe essere completato e sottoposto alla vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti, presumibilmente entro la fine della prossima settimana.

Anche a Monza, dunque, potrebbero essere riconvertiti anche gli spazi allestiti in via Stucchi.– angolo Viale Sicilia (ex area fiera). Stessa valutazione verrebbe fatta anche per il resto dei drive trough brianzoli.

Nel frattempo l’assessore Moratti ha dichiarato che “Il Piano vaccinale sarà fondamentale per conciliare Diritto alla Salute, al Lavoro e allo Studio. E altrettanto fondamentale sarà il coinvolgimento dei medici del lavoro”.

Durante la presentazione del piano vaccinale da qui all’estate la Moratti ha poi aggiunto: “C’’è grande soddisfazione per la disponibilità di Guido Bertolaso a collaborare con noi. Nel mettere in campo questo piano vaccinale abbiamo fissato grandi obiettivi che riguardano il Diritto alla Salute, al Lavoro e allo Studio. È evidente che tutti i diritti sono fondamentali, ma è altrettanto evidente che in questo momento la salute è condizione necessaria per garantire la ripresa del mondo del lavoro”.

Dalle associazioni sono arrivati apprezzamenti, suggerimenti e qualche preoccupazione. Moratti ha ribadito le sollecitazioni inviate al ministro Speranza e al commissario Arcuri e ha infine lanciato una proposta operativa: “Con grande interesse ho ascoltato i suggerimenti oltre ad aver recepito la preoccupazione per l’arrivo dei vaccini e la loro tipologia abbinata alle categorie della popolazione. Per questo, ho chiesto al commissario e al ministro della Salute l’opportunità di utilizzare il vaccino Sputnik prodotto in Russia. E che il ministro della Salute si faccia promotore della richiesta di verificare la possibilità tecnica e scientifica di allungare i tempi della somministrazione tra la prima e seconda dose. Stessa cosa per gli specializzandi: ho sollecitato il loro coinvolgimento non sulla base delle previsioni della Legge di stabilità. Non solo, dunque, per un mese e senza remunerazione, ma per tre o quattro mesi con evidentemente retribuita la loro attività. Ci potrebbe essere un emendamento che andrebbe a interessare il decreto ristori. Ho colto con attenzione l’indicazione delle categorie dei lavoratori maggiormente esposti. Quello delle priorità è uno dei punti più sollecitati dalle Regioni al Governo. Il tema delle fragilità è senza dubbio uno di quelli che meritano maggior attenzione”.

Moratti ha infine chiesto ad associazioni e organizzazioni di individuare un referente operativo che possa coordinarsi e interfacciarsi con Guido Bertolaso.