Nuova protesta in Valassina: “Rivogliamo il diritto di lavorare”

La manifestazione, caratterizzata da un corteo funebre, si ripete anche questa mattina in Valassina dove i lavoratori hanno formato un lunghissimo serpentone di auto.
Nuova protesta del gruppo di cittadini “La Brianza che non molla”. Ristorati e baristi, ma anche tutti quegli esercenti e lavoratori che, piegati dalla pandemia, rischiano la chiusura delle proprie attività commerciali, si sono messi in marcia verso il Palazzo della Regione per far sentire la propria voce.
La manifestazione, caratterizzata da un corteo funebre, si ripete anche questa mattina in Valassina dove i lavoratori hanno formato un lunghissimo serpentone di auto.
Al coro di proteste si unisce anche il gruppo Ristoratori uniti che chiede a gran voce, nel pieno rispetto delle regole, di poter aprire anche a cena: “Siamo sempre stati responsabili, abbiamo ridotto i coperti, ci siamo rimodulati. Così sarà un’imprendicidio, state uccidendo un’epoca dell’imprenditoria della ristorazione italiana”.
In marcia anche i gestori delle palestre e delle piscine: “Rivogliamo il diritto di lavorare”
Intanto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, ha dichiarato “Il ministro Speranza dia subito seguito alle parole del vice ministro Sileri e permetta agli esercenti di poter svolgere la loro attività fino alle 22 così che non abbiano ulteriori danni. Si tratta di una decisione di assoluto buon senso che noi chiediamo da tempo”.
(foto archivio)