Adozioni in rete, incontri e seminari per i genitori di bimbi con un passato difficile

16 marzo 2021 | 06:00
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Adozioni in rete, incontri e seminari per i genitori di bimbi con un passato difficile

Nel mese di marzo il progetto, che tra i partner ha anche due associazioni brianzole, Genitori si diventa e Le Radici e le Ali, prevede una serie di appuntamenti dedicati a diversi aspetti che riguardano famiglie con esigenze particolari.

Dal Circolo della sicurezza, un ciclo di incontri rivolto a genitori adottivi con figli 0-12 anni con l’obiettivo di sviluppare la fiducia del bambino nella famiglia, ad “Adozione in gioco-guardami mentre gioco, ti racconto la mia storia senza parlare”, un percorso di formazione e sensibilizzazione, rivolto a famiglie con figli in età 1-10 anni, sul significato del gioco del bambino. Fino a “Feriti dentro”, un seminario dedicato alle strategie per capire come aiutare bambini e ragazzi adottati a superare difficoltà di apprendimento e comportamento a scuola.

Entra nel vivo il Progetto “Adozioni in rete” che, finanziato dal Bando Volontariato di Regione Lombardia 2020, avvia a marzo una serie di iniziative con l’obiettivo generale di promuovere il dialogo tra le associazioni famigliari e la sperimentazione di nuovi interventi a sostegno delle famiglie.

Ad organizzarle, oltre all’ente capofila di “Adozioni in rete”l’Associazione Famiglie Adottive Insieme per la Vita (Afaiv APS) di Arcisate (VA), a “Il Nuovo Nido” di Ospitaletto (Brescia), alla Polaris di Caselle Lurani (Lodi) e a “Raccontiamo l’Adozione” di Lecco, anche due associazioni partner brianzole, “Genitori si Diventa” con le sezioni di Monza e Como e “Le Radici e le Ali”di Desio e Paderno Dugnano. Collaborano al progetto anche “Genitori di Cuore” di Pessano con Bornago (Milano) e ALGA di Milano, oltre al Coordinamento nazionale Carea cui la maggior parte delle associazioni partners aderiscono.

IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

Il primo appuntamento venerdì 12 marzo alle 21 è stato la presentazione on line del “Circolo della sicurezza”. Otto incontri di 2 ore ciascuno, 4 martedì ad aprile (6-13-20-27) e altrettanti a maggio (4-11-18-25). Il percorso di gruppo, che si svolgerà solo se possibile in presenza, punta a sviluppare funzioni genitoriali riparative per l’immagine di sé del bambino e per la sua fiducia nella famiglia. Ci sarà spazio, oltre alla mappa di riferimento (il circolo) per identificare i molteplici bisogni dei bambini nel loro percorso di crescita, anche per laboratori emotivi e la tecnica del videofeedback.

Martedì 16 marzo alle 21, poi, è in programma l’avvio di “Adozioni in gioco”, che punta a fornire a genitori ed insegnanti strumenti di lettura e comprensione dell’espressività motoria infantile. Il ciclo di incontri di formazione incomincerà con un focus sul gioco spontaneo del bambino come linguaggio universale per capirne bisogni e desideri e creare relazioni profonde. Relatrice della serata on line sarà Sabrina Scotti, psicomotricista Aucouturier e mamma adottiva.

Venerdì 19 marzo alle 21, poi, incomincerà ilwebinar, organizzato da “Genitori si diventa”, con 4 incontri (26 marzo, 9 e 16 aprile) di due ore ciascuno rivolti a coppie con bambini adottivi da 0 a 4 anni. Guidati dalla Dott.ssa Francesca Boracchi, laureata in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione e da anni impegnata in attività di supporto per le famiglie adottive, gli iscritti potranno ri-raccontare e ri-raccontarsi il proprio percorso adottivo attraverso i momenti principali del desiderio, dell’incontro con il figlio e della propria famiglia oggi.

Dulcis in fundo, ma solo per il momento, sabato 20 marzo, dalle 9.30 alle 12.30, si svolgerà, sempre on line, il seminario formativo “Feriti dentro”. L’iniziativa, rivolta a genitori, insegnanti e figure educative, ha l’ambizione di spiegare come queste figure di riferimento possano riuscire a trovare le modalità giuste per permettere a bambini ed adolescenti adottivi di superare le loro difficoltà nell’ambito scolastico.

La relatrice, la dottoressa Camilla Pozzi, psicologa e psicoterapeuta del CTA (Centro di Terapia dell’Adolescenza) di Milano, cercherà di svelare a genitori e insegnanti i segreti per trasformare le lacune, nell’apprendimento e nel comportamento, di persone che, nonostante la loro tenera età, hanno già sulle spalle il peso di esperienze negative, in potenzialità da riconoscere e sviluppare.