Via Buonarroti, ancora marciapiedi martoriati. Ma in cantiere c’è un piano per il rifacimento

La richiesta dei cittadini è sempre la stessa, ormai da anni: sistemare i marciapiedi, ormai diventati un campo minato di buche, erbacce e asfalto consumato dal tempo
Potrebbe esserci una svolta per i martoriati marciapiedi di Via Buonarroti. A dirlo è il Comune di Monza, che ha risposto alla segnalazione di una residente giunta presso la nostra redazione. La richiesta dei cittadini è sempre la stessa, ormai da anni: sistemare i marciapiedi, ormai diventati un campo minato di buche, erbacce e asfalto consumato dal tempo. Un problema non così semplice, vista la presenza di grandi arbusti in prossimità, ma che potrebbe essere risolto con interventi a breve e lungo termine messi in campo dall’amministrazione.
Una situazione ben nota
Non è la prima volta che i residenti chiedono interventi sui marciapiedi di Via Buonarroti, una delle strade più trafficate e vissute di Monza. A novembre dello scorso anno il Comune era intervenuto sul problema, tramite l’abbattimento di alcuni alberi in prossimità, che con le proprie radici avevano contribuito al formarsi di buche e dislivelli.
“A seguito di valutazione tecnica agronomica si è deciso di intervenire su quattro bagolari che, a causa delle radici, provocano danni al marciapiede – avevano specificato dal Comune di Monza. – Gli agronomi hanno confermato l’impossibilità di tagliare nè contenere le radici perché le piante si indebolirebbero e sarebbe pregiudicata la stabilità. I tecnici hanno individuato quattro alberi che si trovano in condizioni più critiche e quindi dovranno essere abbattuti. Come sempre, tutti gli alberi sacrificati saranno “ricompensati” con più numerose nuove piantumazioni che porteranno ad un saldo attivo nel “borsino” del verde pubblico monzese”.
La risposta del Comune
A distanza di 5 mesi da quell’abbattimento, però, la sorte dei marciapiedi sembra non essere migliorata. Ma una svolta potrebbe arrivare a breve. “Nei prossimi giorni saranno ripristinati i dislivelli più pericolosi – fanno sapere dal Comune. – Per il rifacimento ex novo dell’intero tratto occorrerà aspettare che diventi operativo l’accordo quadro appena aggiudicato. Ciò perché l’idea è quella di provare una tecnica sperimentale che eviti in futuro che le radici risalgano in superficie”.