Stessa testimonianza a
Seregno dove il
sindaco Alberto Rossi sta ricevendo decine di chiamate da parte di delusi e contrariati che sono stati convocati nel capoluogo meneghino. “
Il nostro centro vaccinale è pronto ma ancora chiuso per mancanza di vaccini. Altri casi simili sono a Lentate, Lissone, Muggiò, Cesano, per non parlare del
surreale caso del centro di Verano, gestito dal Policlinico per la vaccinazione degli insegnanti,
chiuso per mancanza di persone nonostante ci fossero i vaccini. Nel frattempo purtroppo decine di over 80 sono stati chiamati per la vaccinazione a Milano in via Procaccini, ed è veramente frustrante non avere avuto possibilità di vaccinarli qui a Seregno come speravamo fino a pochi giorni fa.”
I sindaci brianzoli hanno così deciso di fare quadrato scrivendo una lettera indirizzata a Guido Bertolaso, consulente di Regione e a Letizia Moratti, Vice Presidente regionale, oltre ai Direttori di ASST e ATS, con in copia il Presidente Regionale Fontana, per insistere sull’importanza di lavorare per attivare i centri vaccinali di prossimità il prima possibile. Hanno firmato 29 sindaci su 55 della provincia: “tutti i sindaci di centrosinistra, il sindaco del Movimento 5 Stelle e i sindaci di Forza Italia, ma non quelli della Lega. Una trasversalità comunque significativa, che rappresenta oltre 600 mila abitanti, circa il 70% della Provincia, e che mostra bene per i firmatari che questa non è una questione di parte politica, ma di bisogni delle persone” ha concluso Rossi.
“Gentilissimi, dando seguito alla Delibera della Giunta Regionale della Lombardia del 17 marzo 2021 e anche a comunicazioni dirette con ATS e ASST, alla luce dello spirito di collaborazione che contraddistingue da sempre il lavoro dei Sindaci con gli Enti del territorio, in molti Comuni della Provincia di Monza e Brianza sono state predisposte le fasi organizzative e logistiche per la creazione di centri vaccinali a supporto della rete già individuata da ATS e ASST.
Tali Centri vaccinali, istituiti secondo indicazioni fornite da ATS, la cui collocazione è avvenuta alla luce della diretta conoscenza del territorio che ciascuno di noi amministra, avevano l’obiettivo di offrire alle fasce di popolazione over 80 e a quelle più fragili, un luogo già noto del proprio Comune (o di quello immediatamente limitrofo) nel quale recarsi per ricevere la somministrazione del vaccino. In questo modo, oltre a limitare gli spostamenti della cittadinanza, si sarebbe permesso di creare un servizio assistenziale diffuso da replicare poi con l’avanzamento della campagna vaccinale. Tale lavoro di preparazione, svolto nella maggior parte dei casi da noi Sindaci con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale del Territorio, coordinati dalle Cooperative che li rappresentano e col supporto dei volontari di Protezione Civile e di altre associazioni di volontariato, intendeva offrirVi un supporto in termini di logistica, garantendo la prossimità del servizio per i nostri cittadini, ed era già stato con Voi condiviso nel corso dei precedenti incontri.
Nel corso del Consiglio di Rappresentanza di giovedì 25 marzo, siamo venuti a conoscenza tramite vostra comunicazione dell’impossibilità di fornire a questi Centri vaccinali dosi sufficienti di vaccini per attivare nei nostri territori linee dedicate alla campagna di vaccinazione. Tale comunicazione, oltre a vanificare tutti i nostri sforzi, vede anche sfumare l’opportunità di un servizio di prossimità da avanzare ai nostri cittadini, oltre a rivedere l’organizzazione complessiva del vaccino su un territorio come quello della Brianza, ove l’attesa per la somministrazione è oggi estremamente alta da tutta la popolazione. Per questo motivo, siamo a richiederVi di proseguire nel percorso di attivazione dei Medici di Medicina Generale affinché si possa, al contrario di quanto ci è stato prospettato, dar vita a questi Centri in tempi e in modalità che siano consone a quelle che la popolazione si attende.
Riteniamo inoltre necessario, come già sollecitatoVi, una nuova modalità di comunicazione che veda noi Sindaci non solo ratificatori delle Vostre decisioni, ma parte attive del processo di scelta. Rinnoviamo infatti la nostra totale disponibilità nel collaborare con Voi nell’individuare ed organizzare le formule che riterrete più opportune sul nostro territorio per l’erogazione del vaccini, nella certezza che tale campagna debba mantenere un elemento di prossimità con tutti i nostri territori. Cordiali saluti”