Villa Reale, che futuro per il campo da hockey? Consorzio: “Una questione aperta, pronti al dialogo”

Nei piani del Consorzio c’è spazio per il recupero del campo da hockey all’interno del parco di Monza? A sollevare il tema è il gruppo Alpini Monza.
Sono tante le incognite per la nuova fase della Villa Reale di Monza. Mentre il Consorzio termina in questi giorni i lavori di sopralluogo dell’ala nobile, gestita fino a poche settimane fa dal concessionario privato Nuova Villa Reale Spa, cresce il dibattito su quello che sarà il futuro del bene. In prima linea comitati, associazioni, privati, politici e cittadini comuni, che hanno raccolto l’invito del Consorzio a portare idee per quando si aprirà la Fase 2 del rilancio. Sullo sfondo c’è il Masterplan, il Piano con la “p” maiuscola, aggiudicato poche settimane fa, che avrà l’obiettivo di tracciare le sorti a lungo termine della Reggia del Piermarini.
Ma nei piani del Consorzio c’è spazio per il recupero del campo da hockey all’interno del parco? A sollevare il tema è il gruppo Alpini Monza, incuriosito dalla presenza o meno di progetti e interventi di riqualificazione all’interno del Masterplan per il glorioso campo da gioco che ha avuto i suoi anni più iconici tra i ’60 e ’70 del Novecento, ma che ora versa in uno stato di abbandono.
“La questione è sicuramente una di quelle aperte – spiega a MBNews il direttore del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Giuseppe di Stefano. – Per quanto riguarda il Masterplan però ci tengo a dire che il respiro è più ampio: si parla infatti del complesso monumentale a 360 gradi, nei suoi numerosi aspetti. Questo non vuol dire che il progetto del campo da hockey non è incluso, ma si tratta di un singolo elemento tra i numerosi che verranno presi in considerazione. I progettisti che si sono aggiudicati la stesura del documento hanno 5 mesi di analisi davanti a loro e si entrerà nel dettaglio. Come Consorzio posso dire che è nostra intenzione dialogare con le realtà che hanno a cuore il futuro di Reggia e Parco, cercando di ascoltare le esigenze, ma anche la storia dei luoghi all’interno del complesso. Dovremo analizzare gli sviluppi futuri, quindi: posso dire che quella del Masterplan è un’occasione importante, dovremo sfruttarla al meglio”.