Lombardia, “Seveso Stream”: gli occhi dei droni puntati sugli scarichi (abusivi)

Presso Palazzo Pirelli, è stato presentato un nuovo progetto voluto da Regione Lombardia, Seveso Stream, che sarà messo in atto nel corso del 2021. Previsto l’uso innovativo dei droni che mapperanno gli scarichi e non solo.
Non una novità in Brianza questo progetto, grazie a Brianzacque, ma si torna ancora (per fortuna) a parlare del fiume Seveso e in particolare della qualità delle sue acque. Martedì 16 marzo, presso Palazzo Pirelli, è stato presentato un nuovo progetto, “Seveso Stream”, che sarà messo in atto nel corso del 2021. Voluto da Regione Lombardia, Agenzia interregionale per il Po e Fondazione lombarda per l’ambiente, è supportato da BrianzAcque, gruppo CAP e Como Acqua che si occupano del servizio idrico sul territorio.
E l’obbiettivo resta quello di restituire ai cittadini un fiume da vivere e godere in sicurezza grazie all’innovativo utilizzo dei droni che mapperanno gli scarichi e non solo.
“Quello fluviale è un ecosistema fondamentale per la nostra sopravvivenza, troppo spesso messo in discussione da molte forme di inquinamento – ha commentato Pietro Foroni, assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia. “Con questo progetto, grazie all’utilizzo dei droni si può andare a ‘caccia’ degli scarichi inquinanti fotografando dall’alto la situazione nei diversi punti”.
I dettagli del progetto
Elaborato nel 2020, il progetto riprende l’esperienza di Brianza Stream applicandola all’intero corso del Seveso e riguarda le tre province di Milano, Como e Monza e Brianza. Nel 2019 Lega ambiente ha inserito Brianza stream tra le prime tre best practice nazionali per la tutela dell’ambiente idrico.
“Grazie alle strategie elaborate nel 2017 ora abbiamo vantaggi sia in termini di sicurezza che di accuratezza – spiega Cornelia di Finzio dell’Ufficio Progettazione Innovativa di BrianzAcque. “Il drone, sorvolando l’alveo, ci dà fotografie georeferenziate e video a 360 gradi con un risultato più oggettivo. L’obbiettivo del progetto è creare un catasto degli scarichi. Abbiamo registrato quasi 680 scarichi in 15 chilometri“.
E il logo è una testimonianza delle ampie sinergie alla base del progetto ma anche del principale strumento che si andrà ad utilizzare: un drone stilizzato che ricalca la forma della rosa camuna, simbolo della Regione.
Va sottolineato poi che al di là dei droni i partner hanno messo in campo una squadra giovane e dinamica tale per cui l’innovazione non è solo nella tecnologia ma anche nella visione di chi usa le risorse in modo sinergico.
Nel 2017 i droni di Brianza Stream
Una volta i rilievi doveva farli un operatore munito di stivali da pesca, taccuino e penna, ma si trovava esposto a una serie di limiti. I punti d’acqua alta, ad esempio o i rovi ostacolavano il lavoro. Inoltre non si riusciva a raggiungere tutte le aree e il rilievo manuale era poco oggettivo.
Nel 2017 il progetto sperimentale di BrianzAcque ha proposto una svolta. Per combattere gli scarichi che inquinano i fiumi della Brianza, si è sviluppato l’utilizzo dei droni. Coinvolti ben sette comuni del territorio: Lentate Sul Seveso, Meda, Barlassina, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Varedo. (Link all’articolo qui).
Un nuovo futuro per i fiumi lombardi
“Abbiamo analizzato i risultati del progetto di BrianzAcque sulla parte brianzola del Seveso – osserva il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta. “E stiamo spingendo affinché Regione Lombardia possa favorire un’estensione di queste tecniche di rilevazione anche ad altri fiumi che necessitano un risanamento, come ad esempio il Lambro. In molti contesti, il fiume, se recuperato, può ad esempio sviluppare una funzione turistica. Mappare il sistema degli scarichi è il primo passo”. E aggiunge: “Oggi ci sono le condizioni per farlo, anche se si tratta di territori molto urbanizzati e industrializzati e dunque serviranno investimenti ingenti anche ricorrendo al Recovery found“.