Vimercate, replica degli ex segretari Dc contro Amatetti: “Il disastro dell’Amministrazione Sartini è solo del Movimento 5 Stelle”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera degli ex segretari della Dc di Vimercate, Giorgio Brambilla e Guido Fumagalli
Ha provocato numerose reazioni l’intervista a Carlo Amatetti in cui parla della sua scelta di lasciare il Movimento 5 Stelle e contestualmente di dimettersi da consigliere comunale. E in particolare le sue considerazioni sulla politica di Vimercate e “la vecchia Dc” hanno innescato la replica di chi in città ha fatto parte della Democrazia Cristiana.
Riceviamo e pubblichiamo lalettera congiunta dei due ex segretari della Dc di Vimercate, Giorgio Brambilla e Guido Fumagalli (nella foto), entrambi ex consiglieri comunali del Pd e anche, per Brambilla, ex presidente del Consiglio comunale e, per Fumagalli, ex assessore durante la precedente Amministrazione del sindaco Paolo Brambilla.
“Riteniamo di scrivere queste pubbliche considerazioni dopo che il consigliere del M5S di Vimercate, sig. Amatetti, ha annunciato le dimissioni dal consiglio comunale ritirandosi a vita privata. Così scrive lui sui social e nelle interviste rilasciate alla stampa. Ma lo fa infangando chi lo ha preceduto anni fa tacciando l’attuale amministrazione 5 stelle di “deriva burocraticista e democristiana” con spregio verso il passato con un paragone che è inaccettabile. Ognuno è libero di far la scelta che vuole ma non fino al punto di usare temi e linguaggi offensivi gratuiti con discredito e attacchi di basso livello verso quello che è stata la Democrazia Cristiana locale che ha guidato il governo della città per molti anni costruendo e allargando alleanze politiche anche con altri importanti partiti che rappresentavano, insieme, l’attaccamento alla città avendone a cuore lo sviluppo”.
“Il sig. Amatetti non ricorda quando in città crescevano i servizi; dall’ospedale, al centro scolastico superiore onnicomprensivo, alla biblioteca, alle scuole, agli impianti per lo sport e la città assumeva un ruolo strategico sul territorio? Detto appunto “il Vimercatese”. Lui accusa il flop del suo movimento incolpando anche burocrazia e struttura comunale e non si rende conto che il disastro è tutto suo e del M5S che non ha saputo coltivare rapporti di fiducia con nessuno; né con le associazioni del territorio, né coi cittadini non ascoltando mai le loro istanze, né con la struttura comunale verso cui ha dimostrato incapacità di dialogo credendosi perfino di poter essere contemporaneamente politici e tecnici, sovrapponendo ruoli e compiti e mortificando così politica e struttura”.
“La barbarie del suo ragionamento non chiama in causa il suo e loro fallimento, ma scarica le colpe verso il sistema, verso addirittura chi ha governato molti anni fa. E inorridiamo di fronte a queste affermazioni se pensiamo agli amici e maestri democratico-cristiani che ci hanno lasciato e che hanno messo capacità ed impegno per tantissimi anni al servizio di Vimercate: Vittorio Arrigoni, Osvaldo Ornaghi, Ezio Riva , Eugenio Riva, Maria Luisa Cassanmagnago, Marco Brioschi, Luigia Baraggia. Solo per citarne alcuni. Ma anche i sindaci Enrico Villa e Paolo Brambilla che a quella scuola della Dc si sono formati. Persone di alto livello che nel M5S, si sognano di poter solo imitare. Per non parlare della scuola per noi giovanidi allora che fu l’esperienza nella Dc, pur coi naturali problemi di confronti generazionali ed errori che nessuno può dire di non commettere mai. Fu per noi e molti altri giovani il luogo naturale per impegnarci dopo la forte ed indimenticabile esperienza degli anni ‘70 in parrocchia e soprattutto al Centro Giovanile Cristo Re. E trovammo maestri e spazi in assoluta libertà!”
“Rispetto! Rispetto! Guardi il sig. Amatetti in casa sua, in quella casa che lui stesso con la solita presunzione dice di aver edificato sul nulla, con la sicumera di sapere tutto e in realtà sapendo poco o nulla, con assessori venuti da fuori a fare i “cavoli” loro, mortificando partecipazione e ascolto. Adesso il sig. Amatetti e i M5S sono sepolti sotto la loro stessa cenere e l’urlo di “onestà onestà” che avevano gridato in sala consigliare lo rivolgano a loro stessi , almeno per confermare che, come in sostanza dice lui, questo sindaco e questa amministrazione sono dei falsi profeti, ma senza scaricare le colpe verso altri per mascherare il loro fallimento totale. Sig. Amatetti, avete fatto tutti voi. Si richiuda in casa e mediti”.