Politica

Ad Arcore Paola Palma paladina del verde è il candidato sindaco del centrosinistra

La scelta del luogo, un ampio prato nel verde di Bernate, come a ribadire l'attenzione anche in chiave ecologica che sarà portata avanti dalla coalizione Pd e due liste civiche, ancora non rese note.

Paola palma candidata sindaco arcore

E’ ufficialmente partita la campagna elettorale ad Arcore ed è il centrosinistra a fare la prima mossa annunciando la propria candidata per le amministrative di ottobre, in conferenza stampa. La scelta del luogo, un ampio prato nel verde di Bernate, come a ribadire l’attenzione per l’ambiente che sarà portata avanti dalla coalizione tra Pd e due liste civiche, ancora non rese note. Ed è la stessa Palma, durante il discorso, a ricordare tra l’altro la sua totale opposizione all’attuazione del progetto della Pedemontana, recentemente confermato, sollevando non poche preoccupazioni in città.

E si presenta agli elettori fiera di una recente lotta per riportare l’orario delle materne da ridotto a quello normale. Una “battaglia” che l’assessore ha affrontato in prima persona, con decisione e che ha sortito un risultato, viste le voci che giravano, per nulla scontato.

Nata a Napoli nel 1961 e arrivata ad Arcore da bambina, nel ’68, mamma di tre figli,  è assessore all’istruzione e alla cultura del comune da settembre 2012. Nel ’79 si è diplomata presso il liceo linguistico Manzoni di Milano, collaborando poi nel corso degli anni con diverse aziende e insegnando inglese in scuole private.

“Ho sempre pensato che valesse la pena di essere parte attiva all’interno della nostra comunità – racconta Paola Palma. “Anche per questo, e nonostante non avessi esperienza politica, nove anni fa la sindaca Rosalba Colombo decise di chiamarmi a far parte della sua giunta. Non ho avuto nessuna esitazione, pensando che sarebbe stata un’occasione. Sono stati questi, nove anni di impegno e passione, vissuti cercando sempre di coinvolgere i cittadini, ed è per questo che ho deciso di candidarmi”.

Il “No” alla Pedemontana

la sua candidatura avviene in un luogo simbolico. Se mai dovesse passare pedemontana, passerà dai Boschi di Bernate, un baluardo contro il cemento e l’inquinamento che ha i giorni contati. “Hanno deciso di far passare la Pedemontana, un progetto a nostro parere devastante, che malgrado l’opposizione di molte amministrazioni va avanti – ricorda Palma. “La nostra posizione è ferma e decisa sulla non attuazione. Altri invece (il progetto è fortemente voluta dalla Lega, ndr) se vincessero alle prossime amministrative potrebbero decidere di governare assecondando questo progetto e favorendone il compimento”.

E sono tre le parole intorno alle quali, la candidata del centro sinistra, intende far ruotare la politiche del futuro: costanza, condivisione e coerenza. Tre caratteristiche che la politica dovrebbe sempre avere e che, in questi anni, Palma spera di essere riuscita a concretizzare portando la città a collaborazioni importanti, in ambito culturale e artistico. Tra queste, la collaborazione con il Quirinale, ospitando la carrozza reale. Ma combattendo battaglie anche in ambito scolastico. L’ultima, vinta recentemente, insieme ai genitori, per ottenere il ritorno delle materne all’orario normale dal 3 maggio.

Quanto ai progetti non c’è ancora un quadro preciso. Si tratterà di definirli durante il processo di costruzione della coalizione.

 L’endorsement della sindaca uscente

“Quando scelsi Paola ero consapevole del fatto che non aveva mai fatto politica. Ma il carattere delle persone conta – spiega Rosalba Colombo. “Ho sempre apprezzato anche le sue critiche, che ci sono sempre state, anche contro le mie scelte, quando qualcosa non la convinceva. Questo è un suo tratto che ho sempre trovato positivo”. E ricorda: “Abbiamo combattuto battaglie inimmaginabili che hanno cambiato il volto di Arcore. Abbiamo risolto problemi che venivano da trent’anni di passato, di giunte che non li avevano risolti”.

Centrosinistra aperto al dialogo

Come ha ribadito la candidata, davanti alle domande sul centrosinistra diviso e in particolare sulle divisioni con il gruppo ImmaginArcore di Carlo Zucchi, il Pd non ha mai chiuso la porta. Sono però emerse in questi anni concrete divergenze che non hanno consentito una seria condivisione. Questo però fino ad ora.

Con le elezioni spostate ad ottobre, c’è ancora un ampio margine di tempo per trovare l’intesa su un comune progetto politico.

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