Dati sui vaccini disponibili per tutti, la battaglia in Regione del consigliere Carretta

“Non avrei mai immaginato di vivere una legislazione del genere”. È questa la prima cosa che ci dice il consigliere regionale Niccolò Carretta, 29 anni, alla sua prima esperienza in Regione Lombardia.
Chiede una vera e propria piattaforma di open data, con dati aggiornati, condivisi e monitorabili, Niccolò Carretta, il più giovane consigliere regionale lombardo di questa legislatura. Bergamasco, classe 1991, sta portando avanti quella che lui stesso difinisce “una battaglia per la trasparenza“, e per farlo parte dai numeri. “I dati – racconta Carretta a MBNews – se ben organizzati, sono lo strumento che ci permette di leggere l’andamento della campagna vaccinale”. E un primo risultato, dopo una battaglia a colpi di interrogazioni e richieste di accesso agli atti, il consigliere l’ha portato a casa: i dati della vaccinazione anti-Covid, comune per comune, suddivisi in categorie. “Una fatica estenuante – prosegue – ma che non risolve il problema: ho ottenuto quei numeri solo dopo numerose richieste e si tratta comunque di informazioni parziali e parzialmente superate. Serve un piano di trasparenza e condivisione: solo così faremo davvero del bene ai cittadini”.
Carretta: “Sono emerse le fragilità di questa Regione”
“Non avrei mai immaginato di vivere una legislatura del genere“. È questa la prima cosa che ci dice il consigliere regionale Niccolò Carretta, 29 anni, alla sua prima esperienza in Regione Lombardia, tra i banchi della minoranza. Eletto con la lista di Gori, fa parte del gruppo misto e milita nel partito di Azione, la forza politica guidata a livello nazionale da Carlo Calenda, ex dem. Sui social ha costruito una community: tramite una pagina pubblica raccoglie richieste e sollecitazioni dai cittadini e fornisce loro info e chiarimenti sull’emergenza Covid.
“La battaglia che sto portando avanti insieme ad altri colleghi è per rendere Regione Lombardia la casa di vetro che oggi non è – esordisce Carretta. – La gestione dell’emergenza Covid ha fatto emergere come la Regione, governata dagli stessi colori politici da anni, ha delle fragilità importanti. Fin dall’inizio i dati arrivavano in modo disorganizzato, e spesso molto poco aderenti alla realtà o già superati. Questo ci dice due cose, a mio parere: la prima è che regione Lombardia non ha mai avuto una politica veramente aperta e trasparente sui dati, la seconda è che con la pandemia è emerso che non ha contatti con i territori. Negli anni si è logorata la medicina territoriale e il rapporto con i sindaci, che sono stati sempre troppo poco coinvolti. La mia è una battaglia per la trasparenza, e non solo in termini valoriali, ma anche sostanziali. I dati dicono quello che succede: avrei voluto vedere una vera e propria piattaforma di open data, per monitorare a livello politico il numero dei vaccini comune per comune, categoria per categoria. Invece le informazioni sono sempre state date in modo totalmente indipendente, qualche volta in conferenza stampa, qualche volta a seguito di sollecitazioni”.
“Un elemento positivo che riscontriamo è il nuovo portale di registrazione di poste italiane – prosegue Carretta – E’ possibile prenotare l’hub vaccinale, il giorno e l’orario. I nostri over 75 si stanno registrando. La speranza è che dopo Pasqua la campagna entrerà nel vivo. Un cambio di passo rispetto a quello a cui siamo stati abituati”.
“Cosa ci aspettiamo dai prossimi mesi? Ci sono tante incognite – conclude il consigliere. – Nella migliore delle ipotesi io mi auguro entro l’anno di vedere vaccinati tutti i cittadini, e che si possa poi andare al voto nel 2023 con una consapevolezza nuova, non dimenticando gli errori commessi. A spaventarmi, invece, è che possano verificarsi nuovi ritardi o inadempienze. I primi a pagare sarebbero, di nuovo, i cittadini”.
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