Recuperato un dipinto rubato nel ’44 dai tedeschi a una famiglia ebrea

E’ stato poi prontamente restituito ai legittimi proprietari.
E’ stato recuperato dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza il dipinto a olio su tela risalente al Seicento “Loth avec ses deux filles lui servant à boire”, attribuito all’artista francese Nicolas Poussin (Les Andelys 1594 – Roma 1665), noto in Italia come Niccolò Pussino. E’ stato poi prontamente restituito ai legittimi proprietari.
L’indagine era stata avviata il 25 maggio 2020 quando i proprietari, una novantottenne svizzera e un sessantacinquenne americano, tramite il loro legale italiano, avevano denunciato il furto dell’opera, delle dimensioni di 120×150 cm, consumato a Poitiers (Francia) dalle truppe di occupazione tedesche nell’abitazione dei loro avi ebrei, tra febbraio e agosto del 1944.
I primi accertamenti hanno permesso di appurare che sin dal 22 febbraio 1946 le vittime avevano iniziato le ricerche delle opere asportate dai nazisti in Francia e trasferite in Germania, interessando la Commission de Récupération Artistique e producendo un inventario in cui figurava anche il dipinto in esame. Nel 1947 il bene venne inserito nella pubblicazione “Répertoire des biens spoliés en France durant la guerre 1939-1945”, pubblicato tra il 1947 e il 1949 dal Bureau Central des Restitutions (Gruppo francese del Consiglio di controllo del Comando francese in Germania – Direzione generale dell’economia e delle finanze – Divisione riparazioni e restituzione).
Nel corso delle indagini è emerso che nel 2017 il bene era stato importato in Italia dalla Francia da un antiquario emiliano, che lo aveva poi esportato temporaneamente in Belgio per una mostra mercato a Bruxelles.
Nel 2019, il reale possessore, un antiquario milanese, lo aveva esportato in Olanda in occasione della fiera mercato internazionale di Maastricht. In quella circostanza, il bene è stato individuato da un esperto d’arte olandese residente in Italia che lo ha riconosciuto come una delle opere presenti nella pubblicazione sopra citata.
Le investigazioni hanno, infine, condotto a localizzare e sequestrare il prezioso dipinto, custodito nell’abitazione dell’antiquario milanese, in provincia di Padova, che è stato restituito ai legittimi proprietari su disposizione dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano che ha diretto le indagini.