Villasanta, Tagliabue Gomme: lavoratori in sciopero. Pesanti denunce dai sindacati

21 aprile 2021 | 09:37
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Villasanta, Tagliabue Gomme: lavoratori in sciopero. Pesanti denunce dai sindacati

I lavoratori sono stanchi e sperano di ottenere un colloquio, anche in giornata, con i dirigenti, per poter finalmente parlare. Questo anche perché da febbraio l’azienda non vuole più relazionarsi con il sindacato.

Dalle 6:00 di mattina di oggi, mercoledì 21 aprile, davanti ai cancelli dell’azienda Tagliabue Gomme in via Dante Alighieri, a Villasanta, si sono radunati una trentina di dipendenti insieme ad alcuni rappresentanti del sindacato CUB Trasporti. I lavoratori sono stanchi e sperano di ottenere un colloquio, anche in giornata, con i dirigenti, per poter finalmente parlare. Questo anche perché da febbraio l’azienda non vuole più relazionarsi con il sindacato.

Lo sciopero è stato deciso dopo che le richieste di un inquadramento entro febbraio 2021, come magazzinieri, per i circa cinquanta lavoratori passati dalle dipendenze di una cooperativa all’assunzione diretta della Tagliabue, sono state disattese. Si parla di adeguare i livelli in base alle mansionisvolte dai dipendenti che non si limitano al carico-scarico delle merci ma svolgono attività più complesse e impegnative. Ma le richieste sono le più diverse.

Sul tavolo della discussione c’è anche il riconoscimento immediato dell’organizzazione sindacale di appartenenza e un aumento in busta paga, riconosciuto fino ad ora solo ad alcuni e in maniera arbitraria secondo CUB. L’incremento dovrebbe compensare la perdita che c’è stata nel passaggio da “Tanti” a “Tagliabue”.

“Un clima pesante tra tensioni e minacce”

“Siamo presenti in questo impianto da più di un anno e non siamo mai arrivati a questa situazione – racconta Francesco D’Errico, rappresentante di CUB. “C’è qualche responsabile che continua a minacciare i lavoratori che se non danno le disdette al sindacato non avranno i passaggi di livello, non avranno gli aumenti che a qualcuno sono già stati dati e non avranno gli adeguamenti salariali che gli spettano. Quelli che avevano un contratto a tempo determinato sono stati i primi a dare la disdetta perché se non lo avessero fatto sarebbero stati fermi e il contratto non rinnovato. Hanno iniziato un paio di mesi fa con le lettere di contestazione per qualsiasi cosa e i delegati del sindacato sono stati quelli più colpiti. C’è la chiara volontà di estrometterci”. Questa la denuncia del sindacato CUB.

Tra i motivi, il fatto che CUB non sia firmatario del contratto nazionale ma questo, come ricorda D’Errico, non è un vincolo per il riconoscimento.

La testimonianza di un lavoratore

I problemi sono iniziati quasi due anni fa. Noi prima eravamo assunti con la cooperativa, poi l’azienda Tagliabue dopo una lotta ci ha assunto – racconta uno dei dipendenti a nome di tutti. “Una cosa sicuramente conveniente essendo i lavoratori qualificati. Per noi è stato positivo, però ci hanno inquadrati come addetti carico-scarico anche se in realtà siamo magazzinieri: mansione superiore. E non è un lavoro facile. Quando Tagliabue ha lasciato a casa cinque persone pur facendo altre assunzioni sono iniziati i conflitti: l’azienda ha cominciato a non riconoscere il sindacato anche se siamo stati noi lavoratori a sceglierlo. Oggi l’azienda addirittura minaccia i lavoratori con contratto a tempo determinato: se aderite al sindacato, niente rinnovo”.

E aggiunge: “Ci sono poi altri problemi come quello della mensa inadeguata e alcuni lavori troppo pesanti fatti a mano, di scarico. Oggi in 50-60 facciamo il lavoro che prima facevano in 100 e probabilmente è perché l’azienda vuole risparmiare. Siamo in attività anche dieci ore al giorno”.

E oggi, mercoledì 21 aprile, i dipendenti prevedono di rimanere in sciopero anche fino alle 12:00, in attesa di ottenere un colloquio e che qualche dirigente ascolti la loro voce.
Anche noi di MBNews restiamo a disposizione per raccogliere la testimonianza dell’azienda, che, però, finora non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.