Quando è un cavaliere a recuperare la palla finita nell’Adda: “L’ho fatto per il sorriso dei bambini”

29 maggio 2021 | 09:39
Share0
Quando è un cavaliere a recuperare la palla finita nell’Adda: “L’ho fatto per il sorriso dei bambini”

L’episodio da raccattapalle per Fiorenzo Mandelli, il celebre custode del Santuario insignito dell’onorificenza di cavaliere da Mattarella.

“Eh sì, questa volta mi è toccato fare il raccattapalle” racconta scherzando Fiorenzo Mandelli che formalmente avrebbe solo il compito di custode del Santuario della Rocchetta e non anche altro, tanto meno di stare dietro ai giochi dei bambini. Ma Mandelli non è mai stato “solo” un custode, anzi ha interpretato il suo compito di curatore del sito del Santuario della Madonna della Rocchetta, assegnatogli dal parroco di Porto d’Adda nel 2006, in modo così ampio e svolgendo tanti diversi lavori in quell’angolo tra l’Adda e il Naviglio di Paderno da ricevere il massimo riconoscimento possibile.

Il 2 giugno 2019 Mandelli è stato insignito dal presidente Sergio Mattarella del titolo di cavaliere al merito della Repubblica Italiana perché nel suo incarico di custode del Santuario, per oltre un decennio, ha lavorato per ripulire e sistemare la chiesetta di fine ‘300 e tutta l’area circostante rendendo quell’angolo sull’Adda il luogo accogliente e visitabile di cui tutti ora possono godere.

Fiorenzo Mandelli con la palla recuperata nel Naviglio

E in settimana, proprio per la presenza di un gruppo di bambini venuti in visita al Santuario, al custode cavalier Mandelli è toccato fare anche il raccattapalle di una costosa palla da rugby. Un modello di palla ovale particolare che – gli hanno spiegato – è stato acquistato negli Stati Uniti ed ha la caratteristica di essere apribile per diventare anche uno zainetto. Un oggetto dei desideri per i bambini che però un tiro non preciso ha fatto finire nel Naviglio di Paderno.

“A un certo punto – racconta Mandelli – giocando, così come spesso capita tra ragazzini, il pallone è finito nella conca Madre dell’alzaia in un punto che non era facilmente accessibile. Ho promesso ai bambini che mi sarei attrezzato per recuperarlo e così ho fatto”. Mandelli ha infatti infilato gli stivali ed è entrato nell’acqua fino a raggiungere la palla. “Per far tornare il sorriso sui volti di quei bambini – è la conclusione il custode del Santuario – non ci ho pensato due volte a immergermi nel Naviglio di Paderno e recuperare quell’importante pallone da rugby”.