Brianza, infortuni sul lavoro. I sindacati: “Dal 2020 oltre tremila denunce per Covid”

Il 31 ci sarà un sit-in davanti al palazzo della Regione Lombardia per sensibilizzare le istituzioni.
Stando ai dati emersi nell’incontro di oggi, 21 maggio, promosso dai vertici sindacali di Cgil, Cisl e Uil sono state oltre tremila le denunce di infortuni sul lavoro dovute al Covid sul territorio di Monza e Brianza, nel periodo compreso tra gennaio 2020 e marzo 2021. In sei casi l’esito è stato mortale. Si parla soprattutto di lavoratori impegnati nella sanità e nell’assistenza.
Più in generale sono stati in totale 1702 gli infortuni sul lavoro denunciati presso l’Inail Monza e Brianza, nel primo trimestre 2021, contro i 1679 dello stesso periodo del 2020. E anche se tornando al 2019, nel complesso vediamo 8221 denunce contro le 7709 registrate in tutto il 2020, i dati non indicano un trend positivo perché le chiusure del 2019 relative alle limitazioni per la pandemia rendono quelli 2020 non pienamente comparabili.
E comunque restano troppo alti secondo i sindacati che denunciano ridotti investimenti nell’ambito sicurezza.
Mancano i tecnici della prevenzione
“Sono solo ventisei i tecnici della prevenzione e sei i medici impegnati su un territorio altamente produttivo come il nostro – denuncia Giulio Fossati, segretario della camera del lavoro provinciale. “Sono necessarie ulteriori risorse pubbliche per formare figure di questo tipo. Alle istituzioni chiediamo più investimenti sostenere i lavoratori ma anche le aziende in difficoltà che però vogliono investire in tal senso”.
Un problema anche sociale
“Il problema della sicurezza non è solo lavorativo ma anche sociale – ricorda Abele Parente, segretario generale Uil MB. “E inaccettabile che oggi abbiamo su questo territorio, non solo nella nostra provincia ma in tutta la Lombardia, dati così elevati di morti e denunce”. E aggiunge: “Come sindacati, ci stiamo attivando anche per sensibilizzare a livello universitario e scolastico, promuovendo la cultura della prevenzione. Il nostro obbiettivo, come Uil, è di raggiungere 0 morti sul lavoro”.
Il 31 ci sarà un sit-in davanti al palazzo della Regione Lombardia per sensibilizzare le istituzioni.