Cuor di Pelo: la “banda dei bassotti” salvati che dona allegria ad anziani e bambini

21 maggio 2021 | 09:59
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Cuor di Pelo: la “banda dei bassotti” salvati che dona allegria ad anziani e bambini

Intervista al Presidente Sandro Nigro. Un lungo racconto su come è nata l’associazione, quali attività svolge e quali iniziative organizza.

La Brianza ha sempre dimostrato di avere grande attenzione per gli animali e l’Associazione Cuor di Pelo Onlus Rescue Bassotti di Concorezzo ne è la prova. Costituita nel maggio del 2015, dalle menti vulcaniche del Presidente Sandro Nigro e del Vice Presidente Rodolfo Colombo, si occupa di salvare cani di razza bassotto. “L’idea di dar vita a un’associazione è nata un po’ per caso, mentre eravamo in un’area cani. Abbiamo deciso di dare voce a questa razza perché ci siamo accorti che su Facebook c’erano tanti post di abbandono di bassotti, per lo più a causa dell’ernia discale. Considerato poi che ci piace fare le cose in regola, abbiamo deciso di fondare quest’associazione”, racconta il Presidente, intervistato da MBnews.

Un amore per i bassotti che arriva da lontano

“Ho sempre desiderato avere un cane, fin da quando ero bambino. Purtroppo però, ho vissuto in una famiglia dove gli animali non erano ben accetti. Mia madre dipendente dalla pulizia della casa non mi ha mai permesso di avere un cane tutto mio, così quando sono andato a vivere da solo, ho subito pensato di prendermi un amico peloso, che potesse condividere tutto con me, dalle gioie ai dolori, comprese le vacanze e i viaggi. Non volevo un cane da divano, né uno da confinare in giardino. Tutto ciò considerato, il bassotto mi è sembrato un ottimo candidato”, racconta Sandro Nigro.

“Proprio in quel periodo, lavoravo in un supermercato dove tutti i giorni veniva a trovarmi una signora con un bassotto. Lo trovavo veramente buffo e allo stesso tempo molto deciso con una tempra molto forte. Ho notato subito la somiglianza tra me e quel bassotto, anche io infatti sono di bassa statura. A quel punto mi è scappato un sorriso: avevo appena trovato il mio amico a 4 zampe!”.

I bassotti, la disabilità e l’abbandono

Al momento l’associazione sta gestendo 14 cani. Purtroppo la maggior parte di loro ha bisogno di molte cure: “Arrivano tutti da cessioni o abbandoni. Sono più o meno tutti con problematiche comportamentali che stiamo cercando di gestire con un programma di rieducazione. Molti sono affetti da disabilità grave: avendo avuto l’ernia discale, patologia molto diffusa nella razza, sono rimasti paralizzati o deambulanti grazie alla aiuto di un ausilio ortopedico”, spiega Sandro Nigro.

“Questo è una delle ragioni principali per cui spesso il bassotto viene abbandonato. Il cane si paralizza e se la famiglia non può affrontare la spesa dell’intervento, che costa più o meno 3000 euro, decide di affidarlo a un’associazione che possa prendersene cura e rimetterlo in sesto”.

Cuor di Pelo Onlus Rescue Bassotti, come tutte le associazioni che prestano aiuto agli animali gratuitamente e vivono di sovvenzioni, ha subito un duro colpo dalla pandemia:

“Il Covid-19 è stato un disastro, soprattutto a causa delle restrizioni, che hanno limitato nettamente le nostre attività. Nel nostro piccolo però, ce l’abbiamo fatta anche se con qualche difficoltà in più: abbiamo salvato altri bassotti e siamo anche riusciti a mandarli in adozione”.

Un’associazione dal grande cuore “peloso” 

Cuor di Pelo Onlus si occupa anche di regalare momenti allegri e spensierati, grazie alla compagnia dei buffi bassotti, a bambini e anziani in difficoltà, ospiti di case di accoglienza o temporaneamente degenti presso ospedali.

Durante l’anno, organizza inoltre feste e incontri tra i soci e simpatizzanti della razza Bassotto. Sono momenti di convivialità serena, utili a far conoscere l’associazione nelle varie parti d’Italia, e a raccogliere i fondi necessari per poter portare avanti tutte le attività.

Con cadenza annuale, Cuor di Pelo organizza anche un evento unico, la Strabassotti, una gara podistica non competitiva, di circa 3 km, che si svolge all’interno del Parco di Monza. Proprietari e bassotti corrono tutti insieme verso lo stesso traguardo.

L’appello a chi vuole un cane

L’esperienza di questi anni, a contatto con tantissimi bassotti, ha permesso al presidente di avere una visione più lucida sulla razza e sulle problematiche che spesso la vedono coinvolta: “Mi sono serviti per capire quante problematiche, ma anche semplici attitudini di questo cane, vengano sottovalutate da chi decide di acquistarne uno. E’ molto particolare, non è un cucciolo da salotto, ha bisogno di correre, giocare e soprattutto annusare, è una sua peculiarità che non può essere ignorata“.

“Molte persone, quando si trovano davanti un cane che inizia a manifestare i primi segni di stress perché non viene gestito nella maniera corretta, scelgono la via più semplice, ovvero quella dell’abbandono”.

“A chi vuole adottare un cane dunque, dico di valutare bene prima tutti i pro e i contro. Consiglio sempre di prendere un foglio, tirare una riga e scrivere cosa possono garantire a questo cane e cosa no. Se i punti che non si possono garantire superano quelli che si possono garantire a quel punto è meglio lasciar perdere”.

Razionalità dunque, per non farsi travolgere da un’emozione, che se pur forte, può rivelarsi col tempo un fuoco fatuo.

Foto Facebook , quella in apertura da @nami_liketsunami