Fabrizio Sala, assessore Istruzione: “A settembre una scuola in presenza 4.0”

6 maggio 2021 | 23:59
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Fabrizio Sala, assessore Istruzione: “A settembre una scuola in presenza 4.0”

Guarda avanti l’assessore all’istruzione Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, oggi in visita alla nostra redazione di via Magellano 21 a Monza.

Guarda avanti l’assessore all’istruzione Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, oggi in visita alla nostra redazione di via Magellano 21 a Monza.
Guarda già a settembre quando inizierà il prossimo anno scolastico. “Vorrei una scuola in presenza 4.0”, che in sintesi significa non buttare via ciò che di buono è stata l’esperienza durante questa Pandemia, ma anche la volontà di rivedere tutti gli studenti seduti in classe.

Il sistema deve uscire da questa Pandemia arricchito – spiega l’assessore – la didattica a distanza è un’esperienza difficile, ma ha portato a delle novità come la registrazione di alcune lezioni che gli studenti possono così riguardare per meglio apprendere. La Dad il prossimo anno deve diventare didattica digitale integrata per facilitare gli studenti.
Regione Lombardia è pronta ad affiancare in parallelo quelle che saranno le scelte governative in materia d’Istruzione.”

Nel frattempo la Regione, proprio questa settimana ha stanziato ben 48,5 milioni di euro proprio per la scuola…

“Sì è del 3 maggio l’approvazione della delibera per lo stanziamento di 48,5 mln di euro per la dote scuola 2021-22. Un provvedimento importante che ha due punti cardine. Il primo, vogliamo garantire la libertà di scelta educativa alle famiglie mettendo in campo tutte le nostre forze per combattere la dispersione scolastica. Premiamo il merito con la Dote da 2 milioni di euro e abbiamo aumentato a 7 milioni di euro il contributo per gli studenti disabili che frequentano le paritarie.
Secondo, quest’anno si aggiunge una maggiore attenzione alla semplificazione delle pratiche, accresciuta grazie alla loro digitalizzazione, a una nuova capacità tecnica di ‘dialogo’ tra banche dati diverse, all’accesso esclusivamente con SPID o CNS/PIN. Niente autocertificazioni, ma basterà presentare un modulo digitalmente per accedere alle opportunità messe in campo. Con questo sistema la regione ha una maggiore possibilità di controllo e matura un’esperienza di dati che potranno essere utilizzati per lo stanziamento dei fondi futuri.

Se da una parte molte attività con la pandemia si sono dovute fermare, non è stato così per la scuola che ha adottato lo strumento della didattica a distanza, che bilancio si può fare a questo punto dell’ anno scolastico? 

Un bilancio positivo considerano il contesto di estrema difficoltà nel quale ci si è dovuti muovere. Le scuole e in particolare i dirigenti scolastici hanno fatto un lavoro eccellente. Sono state date delle regole di massima, ma poi sono stati loro a organizzare al meglio e in sicurezza gli istituti. Le scuole infatti non sono un punto di contagio per il Coronavirus.

Quali investimenti sono previsti per la scuola? 

Si consideri innanzitutto che una parte del Recovery fund è destinato al rinnovamento degli edifici scolastici, oltre agli investimenti che già fa regione Lombardia.
Investiremo anche per contrastare la dispersione scolastica con dei progetti specifici. Un fenomeno a volte sottovalutato e che rischia di toccare quasi il 20% degli studenti delle superiori.  In Italia sono previsti 1,5 miliardi contro l’abbandono scolastico alle medie e alle superiori.