Formazione politica, a Monza la Scuola Alisei ha chiuso la settima edizione

La festa conclusiva dell’iniziativa è stata anche l’occasione per discutere di temi decisivi per il futuro post Covid. Le nuove generazioni dovranno essere tra i protagonisti di un percorso verso una reale giustizia sociale.
Occasione, rete, comunità, consapevolezza, partecipazione. Sono alcune delle parole da cui si può ripartire dopo la pandemia da Covid-19. Almeno secondo i giovani protagonisti della tavola rotonda al centro della festa conclusiva della settima edizione della Scuola di Formazione Politica dell’Associazione Alisei. Un appuntamento in cui, oltre al dibattito e alla riflessione sui temi emersi nel corso delle dieci lezioni teoriche e sperimentazioni pratiche, che si sono svolte tra febbraio e maggio, è avvenuta la consegna dei diplomi ai 15 corsisti, tutti giovani tra i 16 e i 26 anni.
La sfida, ora che il Covid sembra essere superato come emergenza sanitaria acuta, è raccogliere gli stimoli positivi e, sulla loro scia, procedere verso un attivismo sociale più maturo e capace di rendere il mondo più giusto, equo e sostenibile, anche dal punto di vista ambientale. Ambizioni e visioni sicuramente alte, ma non utopistiche. Soprattutto se le nuove generazioni saranno in grado di fermare, se non addirittura invertire, le molte storture e le sperequazioni della nostra epoca.
E’ quanto ha cercato di dimostrare anche “Protagonisti di un tempo nuovo” che, con il sottotitolo “Comprendere, progettare, promuovere il cambiamento”, era non a caso il titolo di questa settima edizione della Scuola di Formazione Politica dell’Associazione Alisei. Che è stata inaugurata a febbraio con una diretta Facebook (qui per rivederla), le cui conclusioni sono state affidate a Guglielmo Epifani, recentemente scomparso, parlamentare di Liberi e Uguali e già segretario generale della Cgil dal 2002 al 2010.
Ma poi ha affrontato, nei suoi diversi appuntamenti, organizzati in tre moduli formativi e due laboratori su ambiente e salute, argomenti di grande attualità e di prospettiva futura. Dal regionalismo e il decentramento al rapporto tra pubblico e privato nel settore data science e della ricerca, dal rapporto tra conflitto sociale e lavoro alla programmazione europea con il Recovery Plan e al prossimo G20 in programma a Roma a fine ottobre.
“Avremmo voluto svolgere le lezioni in presenza, ma purtroppo anche nel 2021 il Covid non ce l’ha consentito, a parte la visita guidata al Bosco delle Querce di Seveso, un luogo altamente simbolico a 45 anni dall’incidente all’ICMESA con il disastro diossina” afferma Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei.
“Il programma della Scuola di Formazione Politica quest’anno è stato comunque ricco, anche grazie al contributo dei nostri quattordici partner – continua – oltre alla Cgil di Monza e Brianza, che da sempre ci sostiene, ringrazio Fridays For Future Monza e Brianza, Anpi Monza e Brianza, Libera Monza e Brianza, Brianza SiCura, Legacoop Lombardia, Diritti Insieme, Associazione Minerva, Legambiente Lombardia, Forum Disuguaglianze Diversità, Associazione Manuia, Associazione Il Mosaico, Associazione Culturale Brianze e Archivio del Lavoro”.
COSA CI SARA’ DOPO IL COVID?
Il futuro non possiamo conoscerlo in anticipo, ma solo immaginarlo. Anche, forse soprattutto, a partire da quello che riusciamo a costruire nel presente. Ecco perché la pandemia può costituire uno spartiacque tra le abitudini di un modus vivendi per molti versi da correggere e la possibilità di un progresso che poggi su “una giustizia sociale vera, che dobbiamo essere capaci di riempire del suo significato attraverso il fare collettivo, la messa in comune e la lotta alle diseguaglianze” sostiene Alessandro Pagano, segretario generale della Cgil Lombardia, intervenuto per la consegna degli attestati ai corsisti della settima edizione della Scuola di Formazione Politica.
“Il Covid ha cambiato la socialità e anche il nostro lavoro di sindacalisti – afferma Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza – siccome il mezzo modifica anche il contenuto del messaggio, sono curiosa di vedere nel prossimo futuro come giovani che vogliono impegnarsi e non chiudersi in se stessi, come quelli che hanno partecipato all’iniziativa dell’Associazione Alisei, sapranno uscire dalle proprie paure e dare il proprio contributo per costruire un mondo migliore”.
“Protagonisti di un tempo nuovo”, insomma, non era solo il titolo dell’edizione 2021 della Scuola di Formazione Politica, ma è una sorta di invito ai giovani perché prendano in mano il loro destino e sappiano diventare gli attori principali di una società rinnovata in senso positivo rispetto a quella precedente alla pandemia.
“La consapevolezza che l’emergenza sanitaria e quella climatica sono connesse ci ha dato nuova energia e la voglia di acquisire la capacità di cambiare per ripartire senza fare gli stessi errori del passato” sostiene Mattia Galbiati dei Fridays For Future Monza e Brianza, durante la tavola rotonda, che si è tenuta al Blue House di via Salvo d’Acquisto a Monza ed è stata moderata da Giulia Brocchieridella segreteria didattica della Scuola.
In questo percorso verso una società migliore, lo scambio intergenerazionale può e deve avere un ruolo importante. “A tutte le età siamo chiamati a prendere parte al nostro tempo e ad impegnarci nella e per la società” spiega Valentina Rotta di Auser Monza e Brianza, l’associazione di volontariato e promozione sociale che da oltre 30 anni si occupa di invecchiamento attivo e valorizzazione del ruolo degli anziani nella società.
La sfera dei valori è un punto centrale. “La nostra associazione, abituata a fare insieme manifestazioni, viaggi, picchetti in presenza, è stata messa dal Covid davanti alla necessità di reinventarsi, ma cercando di non perdere il nostro spirito originario – afferma Valentina Tagliabue dell’Anpi Monza e Brianza – ora dobbiamo riuscire a rendere la nostra comunicazione più semplice e adattare messaggi difficili da veicolare in formati di pochi secondi, come la democrazia e la tolleranza, ad un linguaggio più chiaro e diretto”.
L’associazione Alisei, in questo contesto così ampio, ha un ruolo significativo. “Partecipare alla Scuola di Formazione Politica mi ha portato fuori dall’inattività in cui il Covid mi aveva fatto cadere e mi ha messo a contatto con situazioni ed argomenti che altrimenti rischiavamo di vivere troppo da lontano – afferma Roberto Longoni, uno dei corsisti di quest’anno – ora bisogna trasformare il ritrovato impegno, soprattutto nell’associazionismo, in contatto fisico ed umano, le parole in fatti in concreti”.
Anche il sindacato naturalmente, nel post Covid, deve saper fare la propria parte. “C’è da risalire la china, un po’ come dopo la guerra – sostiene Pagano di Cgil Lombardia – noi abbiamo reagito adottando strumenti nuovi e cercando di migliorare la nostra capacità di comunicazione. L’appello, però, lo rivolgo ai giovani perché ci invadano, ci aiutino a rinnovarci verso il progresso sociale”.