Luce e Gas, quando scegliere il prezzo fisso e quando quello variabile

Daniela Barbero responsabile Analysis, Reporting e Compliance di Acsm Agam: “Gli utenti scelgono, nella maggior parte dei casi, contratti con un prezzo fisso, ossia una sorta di rata costante”.
Il taglio sartoriale e il su misura, sono sinonimi di qualità e di benessere in tutti campi. Anche in quello delle bollette di gas e luce. Scegliere, infatti, il piano tariffario che più si addice alle esigenze della famiglia o del singolo utente rappresenta il segreto per risparmiare e per avere il servizio di cui si necessita. Per fare questo occorre senza dubbio porre attenzione alle offerte dei vari gestori sul mercato o, meglio ancora, affidarsi al gestore di fiducia per un consiglio o una consulenza sulla base delle esigenze specifiche. Il prezzo giusto, in ambito di bollette, è quindi quello studiato su misura per noi. Prezzo fisso o prezzo variabile insomma, a seconda delle caratteristiche e, soprattutto, delle aspettative del singolo utente.
E se il taglio sartoriale è, in tutti i casi, diverso da persona a persona, ecco però, che parlando con la referente Analysis, Reporting e Compliance di un’azienda come Enerxenia del gruppo Acsm Agam, possiamo avere il polso dell’andamento delle scelte dei consumatori in questo ambito. Abbiamo infatti chiesto a Daniela Barbero, Responsabile di questo settore per Enerxenia, di darci uno spaccato della situazione nel nostro territorio.
Quale tariffa sceglie la maggior parte degli utenti?
Gli utenti scelgono, nella maggior parte dei casi, contratti con un prezzo fisso, generalmente bloccato per dodici mesi. E dato che il mercato si sta muovendo in questa direzione, come Acel Energie, presente in Monza e Brianza con lo storico marchio Enerxenia, abbiamo voluto proporre una garanzia in più proprio per agevolare quanti scelgono il prezzo fisso, ampliando la durata del contratto. Dai 12 mesi classici, abbiamo infatti aumentato di altri 12 mesi il piano delle tariffe così da poter garantire una sicurezza di costi per due anni.
Nel mondo dell’energia sentiamo parlare di prezzi fissi, variabili, etc. Ma qual è “il prezzo giusto”?
Come per tante cose, anche per i prezzi dell’energia non esiste un prezzo giusto (e quindi per deduzione anche un prezzo sbagliato), ma un prezzo adatto a ognuno di noi: alle nostre abitudini di consumo o – perché no – anche al nostro carattere.
Come troviamo “il prezzo più adatto al nostro carattere”?
Possiamo pensare alle nostre inclinazioni, facciamo un esempio: se ho la paura di pagare troppo quel che compro, è meglio non fare un prezzo fisso. Il prezzo, appunto perché è fisso, dopo un po’ di tempo può diventare più alto (ma anche più basso) dei prezzi di mercato di quel momento. Quindi il prezzo variabile è l’ideale per chi vuole avere la certezza di pagare sempre il giusto, ovvero un prezzo in linea con il mercato in ogni momento. Se ci pensate noi compriamo praticamente tutto a prezzo variabile: dalla benzina al distributore alla verdura al mercato in base alla stagione per esempio.
E’ possibile scegliere un prezzo è più o meno adatto a seconda delle abitudini
Oltre che decidere se il prezzo può o meno variare nei mesi a seconda delle condizioni di mercato, possiamo decidere se vogliamo che il prezzo vari a seconda delle fasce orarie del giorno durante la settimana. Se ad esempio passo tutto il giorno fuori e sono in casa la sera e nei weekend, posso provare con un’offerta multi-oraria: i consumi di sera e nei weekend consentono risparmi fino anche al 10%. Se invece faccio un lavoro che mi consente lo smart-working, beh, allora vuol dire che sia il caffè sia le riunioni da remoto le faccio tutte da casa e quindi forse la cosa migliore è avere un prezzo uguale tutto il giorno, tutti i giorni.