Monza, celebrazioni del 2 giugno. Allevi e l’appello ai giovani: “torniamo a camminare assieme”

E’ una Festa della Repubblica piena di ricordi quella celebrata ieri in piazza Trento e Trieste a Monza. Ricordi antichi e nuovi uniti da una parola: sacrificio, quello del dopoguerra prima, quello del Covid dopo.
Si apre con il rito dell’alzabandiera e con l’inno di Mameli il 2 giugno 2021 a Monza. 75 anni dopo quello storico 2 giugno 1946, quando in seguito ai risultati del referendum istituzionale indetto per determinare la forma di governo dopo la fine della seconda guerra mondiale, nacque la Repubblica italiana. E lì, alle urne, per la prima volta ci furono anche le donne. Si apriva allora una fase entusiasmante e senza precedenti, segnata da un maggiore impegno politico e basata sui valori di libertà, uguaglianza, democrazia. Valori ricordati in piazza Trento e Trieste ieri, 2 giugno 2021, quando le numerose autorità presenti hanno ribadito l’importanza di una nuova ripartenza, senza però dimenticare i drammatici mesi vissuti sulla pelle di ognuno di noi.
La cerimonia in piazza Trento e Trieste
E’ una Festa della Repubblica piena di ricordi quella celebrata ieri in piazza Trento e Trieste a Monza. Ricordi antichi e nuovi uniti da una parola: sacrificio, quello del dopoguerra prima, quello del Covid dopo. “Ieri come oggi c’è un’Italia da ricostruire – ha commentato l’assessore regionale Fabrizio Sala – Ripartire non è mai facile, ma dobbiamo accettare questa sfida”.
A ricordare l’importanza della nostra festa nazionale in una piazza gremita di persone, insieme all’assessore Sala, il Prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani, il Sindaco di Monza Dario Allevi e il Presidente della Provincia LucaSantambrogio, che hanno preso la parola durante la cerimonia istituzionale.
“E stato un anno difficile, caratterizzato da tanti sacrifici ma anche tante perdite – ha esordito Palmisani. – La ripartenza a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane mi dà speranza: oggi vorrei che questa Festa assumesse anche un valore simbolico e ci permettesse di ricordare l’enorme sacrificio fatto da tutti noi”.
“Valori così importanti non sono scontati: viceversa dobbiamo ribadirli, ricordarli, omaggiarli – ha continuato Santambrogio. – Il 2 giugno 1946 ha aperto la strada alla Costituente e poi alla nostra Costituzione. Oggi si parla di un altro documento, il PNRR. Permettetemi quindi questo paragone: mi piace pensare che come allora si è costruito un mondo dalle macerie, oggi noi faremo lo stesso. Dicevano che dalla pandemia ne saremmo usciti meglio: io penso che abbiamo tante ferite da ricucire. Facciamolo insieme: gli enti locali ci saranno e sono pronti a fare la propria parte”.
“Faccio un appello ai più giovani – ha concluso il Sindaco Allevi – prendetevi cura delle nostre città, del nostro futuro. E voi genitori date il buon esempio: torniamo a camminare insieme. Abbiamo bisogno di stare gli uni con gli altri, adesso più che mai”.