Monza: in Sala Maddalena tre concerti in memoria della cantante Gemma Bellincioni

Appuntamento in via Santa Maddalena domenica 13, sabato 19 e domenica 27 giugno. L’ingresso è gratuito e contingentato con prenotazione consigliata.
Tre concerti liriciin memoria della cantante monzese Gemma Bellincioni (Monza 1864-Napoli 1950): è questa la programmazione per il mese di giugno in Sala Maddalena a Monza organizzati dall’Associazione A.Gi.Mus.-sezione Lombardia, Milano. L’ingresso è gratuito e contingentato nel rispetto della normativa anti Covid. E’ consigliata la prenotazione al numero 339 4161359 – info@agimuslombardia.com.
Programma
13 Giugno 2021 – ore 17
Giada Santoro, soprano – Clementina Perozzi, clavicembalo
19 Giugno 2021 – ore 17
Chiara Guglielmi, mezzosoprano
Massimo Agostinelli, chitarra
27 Giugno 2021 – ore 17
Ayako Nishiyuki, soprano
Ai Awata, mezzosoprano
Stefano Giannini, pianoforte
Gemma Bellincioni
Gemma Bellincioni, nata Matilda Cesira Bellincioni (Monza, 18 agosto 1864 – Napoli, 23 aprile 1950), è stata uno dei più noti soprani italiani del tardo XIX secolo. Emerse per le sue interpretazioni del repertorio veristico italiano e fu particolarmente nota più per le sue capacità di attrice che per la qualità della sua voce.
Sia suo padre che sua madre erano dei cantanti lirici e da essi ricevette le prime lezioni di canto. Fece poi il suo debutto a Napoli nel 1880. Da allora cantò in tutti i maggiori teatri d’opera d’Europa e del Sud America per i successivi vent’anni, anche se si esibì una sola volta al Royal Opera House, Covent Garden di Londra nel 1895.
Giuseppe Verdi fu un grande estimatore delle qualità di attrice della Bellincioni, avendola conosciuta al Teatro alla Scala di Milano nel 1886, quale interprete di Violetta nella sua opera La traviata, ma evidentemente non fu altrettanto entusiasta delle sue qualità vocali, se non la chiamò ad interpretare il ruolo di Desdemona alla prima di Otello l’anno seguente. D’altra parte, le maniere istrioniche della Bellincioni, l’accentuata dizione e la presenza scenica risultarono ideali per il nuovo stile melodrammatico dell’opera italiana, conosciuto come Verismo, che divenne popolare durante gli anni 1890. Ella cantò questo tipo di musica con grande passione, anche se la sua estensione vocale non era molto ampia e la sua voce era soggetta a fluttuazioni ampiamente avvertibili.
Il 17 maggio 1890 interpretò il ruolo di Santuzza in Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni alla prima di Roma. Suo partner, nel ruolo di Turiddu, fu il tenore Roberto Stagno, suo compagno nella vita. Si erano conosciuti, durante una tournée in Argentina, nel 1886.
La Bellincioni fu anche il primo soprano a cantare il ruolo di protagonista in un’altra opera verista, Fedora di Umberto Giordano, il 17 novembre 1898 (il tenore fu un giovane Enrico Caruso). Otto anni dopo, cantò alla prima italiana dell’opera Salomè di Richard Strauss.
Annunciò il ritiro dalle scene nel 1911 per dedicarsi all’insegnamento, ma ritornò nel 1916 per partecipare, assieme alla figlia, a diversi film presso la “Tespi Film”, dove tra l’altro fu Santuzza in Cavalleria rusticana diretto da Ugo Falena. Successivamente restò per qualche anno nel mondo cinematografico fondando una propria società di produzione, la “Biancagemma”, che produsse alcuni film nel 1919 – 1920, prima della crisi in cui precipitò la cinematografia italiana.
Verso la fine degli anni’20 diede alcuni concerti nei Paesi Bassi, ma la sua voce non era più quella di un tempo.
La Bellincioni scrisse un manuale per l’insegnamento del canto, pubblicato a Berlino nel 1912, e l’autobiografia Io e il palcoscenico, pubblicata a Milano nel 1920. Passò gli ultimi anni della sua vita a Napoli, dove morì all’età di 85 anni. Le sopravvisse sua figlia, Bianca Stagno Bellincioni.
La voce della Bellincioni è ancora oggi udibile su alcuni CD (la maggior parte dell’etichetta Marston) delle poche registrazioni che fece per la Gramophone & Typewriter Company e per la Pathé nei primi anni 1900. Li incise quando non aveva più la sua voce giovanile e pertanto sono abbastanza deludenti artisticamente e musicalmente, ma sono ritenuti di grande interesse storico perché la sua carriera è stata così significativa.
È sepolta a Livorno, assieme al compagno Roberto Stagno, nel cimitero di Montenero.
Il concerto di Monza prevede il seguente programma
E già spunta più chiaro il sole…
Promenade musicale tra Cinque e Settecento
Giada Santoro soprano
Clementina Perozzi clavicembalo
Anonimo Greensleeves
J. Dowland Come again
Anonimo Corranto per clavicembalo
A. Scarlatti Balletto
C. Graupner Passpied GWV 325
A. Vivaldi Vedrò con mio diletto (da Giustino)
G. F. Handel V’adoro, pupille (da Giulio Cesare)
C. Cotumacci Toccata
L. Mozart Bourrée
J. Myslivecĕk Rondò per clavicembalo
G. Paisiello Nel cor più non mi sento (da La bella Molinara)
W. A. Mozart Una donna a quindici anni (da Così fan tutte)
Giada Santoro
Aquilana, studia pianoforte con Luisa Vetuschi e canto lirico con Iride Martinez. Affronta il repertorio antico e barocco con Matelda Viola, Maria Laura Martorana e Gabriella Martellacci. Successivamente si perfeziona con Federica Carnevale. Diplomata in canto lirico al Conservatorio de L’Aquila, si perfeziona nel repertorio belcantistico con Francesca Patanè.
Ha partecipato al progetto europeo per la Regione Abruzzo Innovative Methods of Adults Teaching, in collaborazione con i Ministeri dell’Istruzione della Polonia e di Malta, come cantante e attrice per l’approfondimento delle tecniche di Augusto Boal sul Teatro dell’oppresso. Ha collaborato con Flamenco Sentìo per una serie concerti su musiche tra Spagna e Portogallo; ha partecipato con lo spettacolo Viaggio di un Addio alla rassegna Labirinti prodotta dall’ATAM. Nel 2007 ha scritto e interpretato Follie, Follie con Roberta Terchi Nocentini, Bartolomeo Giusti, Matteo Maria Ferretti. Ha presto parte a diverse prime esecuzioni assolute, tra cui Il Sogno di Scipione di N. Conforto diretta da Sandro Rancitelli, con Jacopo Sipari Da Pescasseroli, Giovanna Trieste, Roberta Terchi Nocentini e Borges Ensemble e Una Voce nell’opera di Alfonso Marchi.
Ha ricoperto il ruolo di Fiordiligi in Così fan tutte (con la direzione musicale di Alessandro Valentini e Massimiliano Caporale) e Susanna ne Le nozze di Figaro di W. A. Mozart. Dal 2011 si dedica alla ricerca musicale nel repertorio antico e barocco e collabora con diversi musicisti ed artisti in progetti quali: Hildegard, musica dai monasteri; Le terre del sole: autori di musica antica napoletana; La colonna delle farfalle cantata profana per soprano contralto ed archi presentata al concorso I Cantieri dell’Immaginario; The Tempest, lavoro inedito con musiche originali di H. Purcell e compositori del periodo elisabettiano e successivi liberamente tratto da La Tempesta di W. Shakespeare; L’Invenzione della Memoria spettacolo teatrale liberamente tratto da Il piccolo burattinaio di Varsavia, regia di Fabrizio Pompei, con Manuela Del Beato, Mauro Vaccarelli e Giulio Petitta, Chez Rossini Aneddoti, Musica e ricette di Gioacchino Rossini con Ettore Maria Del Romano al pianoforte e Manuela Del Beato, attrice. Ѐ direttrice artistica della Cappella Musicale Lorenzo Perosi della Chiesa di Santa Maria del Suffragio a L’Aquila.
Clementina Perozzi
Nata a S. Benedetto del Tronto, ha studiato presso il Conservatorio Rossini di Pesaro diplomandosi in pianoforte, clavicembalo e didattica della musica sotto la guida di B. Bizzarri, M.L. Pascoli e M. Spaccazocchi. Diplomata in Musicologia e Pedagogia musicale, è laureata in Lettere presso l’Università di Urbino ed ha conseguito il Diploma accademico di II livello (Accompagnatore e collaboratore pianistico) presso l’I.M.P. Braga di Teramo. Attratta dalla musica da camera, si è perfezionata con E. Perrotta, C. Pastorelli, F. Gulli, E. Cavallo, I. Capicchioni, H. Haisemberg, A. Lysy, M. Zuccarini, A. Cappella. In Ungheria ha studiato a Pécs – con Attila Nemethy per il pianoforte e il Quartetto Kodály per la musica da camera – ed a Ezstergom come vincitrice di borsa di studio. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero (Croazia, Francia, Principato di Monaco, Austria, Svizzera, Albania) in diverse formazioni cameristiche. Ѐ direttore artistico dell’Associazione Musicale Marchigiana di Ripatransone (AP).
Foto repertorio MBNews