Veduggio, bloccato dalla piena del Lambro. “Volevo raggiungere il palazzo ONU di Ginevra”

24 giugno 2021 | 10:53
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Veduggio, bloccato dalla piena del Lambro. “Volevo raggiungere il palazzo ONU di Ginevra”

L’uomo ha dichiarato di essere vittima del rapimento del figlio avvenuto nei paesi arabi, e si è giustificato riferendo di essere partito a piedi dalla sua abitazione in direzione della Svizzera,

Soccorso dai Carabinieri a Veduggio con Colzano mentre era bloccato dalla piena del Lambro. 42enne alegerino: “Volevo raggiungere il palazzo ONU di Ginevra“.

Il 22 giugno scorso, alle ore 22, l’uomo residente a Primaluna (LC), ha contattato telefonicamente i Carabinieri riferendo di essersi perso in una zona adiacente al fiume Lambro, nei campi del comune brianzolo, dove si era accampato per trascorrere la notte.

A causa del temporale, e del conseguente innalzamento delle acque del fiume, il 42enne era rimasto intrappolato e senza riparo e, avendo il proprio cellulare scarico, ha condiviso gli screenshot della sua posizione sulla propria pagina facebook “basta figli rapiti all’estero: verità e giustizia, ci vuole coraggio”.
Le immediate ricerche condotte dai militari della Stazione dei Carabinieri di Besana in Brianza e dei Vigili del fuoco di Carate Brianza, hanno permesso di localizzarlo attorno alle ore 24 lungo la sponda del fiume, in Via Verdi.

Fortunatamente in buone condizioni di salute, ha dichiarato di essere vittima del rapimento del figlio avvenuto nei paesi arabi, e si è giustificato riferendo di essere partito a piedi dalla sua abitazione in direzione della Svizzera, per recarsi sotto il palazzo dell’ONU di Ginevra. Trasportato da personale del 118 in codice verde, presso il pronto soccorso dell’ospedale di Desio, ha rifiutato il ricovero.