Croce Verde: rinnovo del direttivo, nuova convenzione con Areu e il ritorno nelle scuole

La Croce Verde lissonese ha da poco nominato il direttivo: Alessandro Cazzaniga il nuovo presidente. Tanti nuovi progetti.
Tante le novità a un mese dal rinnovo del direttivo della Croce Verde lissonese. Alessandro Cazzaniga è il nuovo presidente, affiancato, tra gli altri, dal presidente uscente Guido Poggetti, alla guida dell’associazione negli ultimi sei anni.
NUOVO SERVIZIO H12 CON AREU
La prima novità riguarda il recente rinnovo delle convenzioni con Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza). Oltre al servizio sulle 24 ore da quest’anno ha preso il via il nuovo servizio di 12 ore, con un mezzo in aggiunta a disposizione delle emergenze dalle 8 alle 20. «Fino all’anno scorso era in vigore il servizio di emergenza 6 ore, dalle 8 alle 14 – spiega il neo presidente Alessandro Cazzaniga -. Ora abbiamo dovuto riorganizzare il lavoro in vista di un servizio che è raddoppiato. Ci siamo quindi dovuti attrezzare con due nuove assunzioni».
Oggi la Croce Verde lissonese conta 9 dipendenti all’attivo e 214 volontari, la metà dei quali dedicati al servizio di emergenza urgenza. Il team ha ha disposizione un parco mezzi di 5 ambulanze, 2 furgoni attrezzati per i servizi socio sanitari, cinque monovolume sempre dedicati al servizio socio sanitario e 3 macchine non allestite. Ad occuparsi della gestione dei mezzi è Stefano Dubini, da sei anni e mezzi in associazione, l’ultima new entry all’interno del nuovo consiglio.
IL SERVIZIO NELLE SCUOLE
I progetti futuri riguardano l’impegno della Croce Verde all’interno delle scuole. «Vorremmo tornare a incontrare i ragazzi, dai piccolini della scuola dell’infanzia fino ai ragazzi delle superiori – continua Alessandro Cazzaniga -. È un modo per farsi conoscere e soprattutto per diffondere la cultura del soccorso fin dai più piccoli. Sempre nelle scuole proponiamo il corso per l’utilizzo del defibrillatore, e ancora il corso rivolto alla popolazione della durata di dieci incontri».
UN ANNO E MEZZO DI PANDEMIA
Da tempo ormai il lavoro degli uomini e delle donne della Croce Verde non è più (fortunatamente) dedicato solo all’emergenza Covid. Ma sono ancora vivi i ricordi di un anno e mezzo di pandemia. «Il primo trasporto di un paziente certificato Covid – 19 risale al 23 febbraio 2020. Prima di allora sicuramente abbiamo trasportato altri pazienti con difficoltà respiratoria, quasi certamente Covid positivi, senza nemmeno saperlo. All’inizio – raccontano i volontari dalla centrale di via Alberto da Giussano 56 – non eravamo attrezzati, e così abbiamo utilizzato il kit Sars che era in dotazione e che non avevamo mai usato prima».
LA PREMIAZIONE DEI VOLONTARI PIU’ LONGEVI
I prossimi impegni saranno a settembre, con la consueta cerimonia di premiazione dei volontari più longevi. Anche quest’anno non ci sarà il tradizionale pranzo sociale ma solo la premiazione. «Recupereremo nel 2022 – aggiunge sorridente Gerardo Cipolletta, presidente onorario della Croce Verde, 84 anni, il volontario più anziano tra quelli ancora attivi, per trentasei anni responsabile dei turni -. Quella del prossimo anno ci auguriamo possa essere una festa speciale, all’insegna della ritrovata normalità».