Ceriano Laghetto, chiude la Gianetti Ruote: 152 dipendenti licenziati con una e-mail

I sindacati: “Una notizia arrivata a ciel sereno mentre i lavoratori avevano appena terminato il lavoro straordinario del sabato”
Con una mail hanno annunciato la chiusura della fabbrica e il licenziamento dei dipendenti. Una doccia fredda per i 152 lavoratori della Gianetti Ruote (Gianetti Fad Wheel), storica azienda di Ceriano Laghetto di proprietà del fondo tedesco Quantum Capital Partner. “Crisi aggravata dalla pandemia”, scrive nella mail ai lavoratori la proprietà. I dipendenti sono stati messi in ferie per poi andare in permesso retribuito fino alla chiusura definitiva dello stabilimento.
“Una notizia arrivata a ciel sereno mentre i lavoratori avevano appena terminato il lavoro straordinario del sabato -si legge nella nota stampa di Fiom-Cgil Fim-Cisl e Uilm territoriali – Immediatamente abbiamo incontrato le lavoratrici e i lavoratori nel piazzale antistante l’azienda e abbiamo indetto un’assemblea permanente con sciopero ad oltranza per contrastare questa scellerata decisione che riteniamo del tutto sbagliata e priva di ogni fondamento. Abbiamo chiesto un incontro alla società e abbiamo chiesto un incontro anche alla Regione Lombardia”.
Ma i sindacati non hanno intenzione di fermasi qui: “abbiamo intenzione di coinvolgere le più alte istituzioni per convincere la Società e il Fondo Quantum a retrocedere dall’intenzione di porre fine a più di 100 anni di storia industriale della Gianetti… Vogliamo che questa vicenda approdi anche al Parlamento perché riteniamo che la Gianetti Fad Wheels abbia tutte le carte in regole per continuare a produrre nel sito brianzolo e riteniamo anche che, quanto successo sia l’ennesimo atto di arroganza di una Società che si è disinteressata dei propri dipendenti prendendo una decisione senza aver ascoltato le parti sociali e disattendendo le raccomandazioni del Presidente del Consiglio Draghi a evitare i licenziamenti utilizzando gli ammortizzatori sociali. Non sappiamo quale sia la motivazione reale di questa scelta scellerata ma metteremo in campo ogni iniziativa possibile affinchè finisca quest’incubo che ha fatto cadere nell’angoscia e nell’incertezza 152 famiglie“.
E intanto è partito il presidio di operai che hanno montato un picchetto davanti ai cancelli, in via Stabilimenti.
Colto di sorpresa e amareggiato anche il sindaco di Ceriano Laghetto, Roberto Crippa: “Una procedura non accettabile, recapitare una lettera di licenziamento a 152 persone, uomini e donne in questo modo, senza preavviso e senza rispetto delle normative sindacali non può essere accettata. Mi sono precipitato all’ingresso dell’azienda per ascoltare i lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali, e nei prossimi giorni sarò a loro disposizione per sostenere in tutte le sedi le loro istanze per salvare i posti di lavoro del nostro territorio” ha scritto su FB il sindaco di Ceriano Laghetto, Roberto Crippa.