Monza, 29 luglio 1900: 121 anni fa il Regicidio di Umberto I di Savoia

29 luglio 2021 | 17:07
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Monza, 29 luglio 1900: 121 anni fa il Regicidio di Umberto I di Savoia

Sono passati 121 anni dalla morte di Re Umberto I. Il regicidio ha legato la storia di Monza a quella dei Re d’Italia per sempre.

Monza, 29 luglio 1900. I colpi di della rivoltella dell’anarchico Gaetano Bresci chiudono definitivamente la storia dell’800 italiano con l’uccisione di Re Umberto I di Savoia. Da allora – sono passati 121 anni oggi – la storia della nostra città è legata a doppio filo con quella del “Re Buono”: a perenne ricordo di quel fatto, sul luogo esatto del regicidio, svetta infatti ancora oggi un grande monumento a forma di croce: la Cappella Espiatoria.

La Cappella Espiatoria, simbolo del regicidio.

Il ricordo 

É una data, quella del 29 luglio, che appartiene di diritto alla storia della nostra Brianza. Da quel momento, l’uccisione di Umberto I di Savoia per mano dell’anarchico Bresci, sono passati 121 anni esatti, ma il ricordo e il passato regale monzese non se ne sono mai andati, tanto che nei giorni di luglio la nostra città è ancora oggi luogo di attrazione per filo-monarchici e nostalgici di casa Savoia.

Lo scorso anno, in occasione dei 120 anni dal regicidio, il comune ha organizzato una serie di eventi e manifestazioni (e non sono mancate le polemiche) proprio in ricordo dei fatti del 1900. Oggi, quel “giorno maldetto” che fu fatale per l’allora Re d’Italia è ricordato sui social e su gruppi locali, che hanno ripostato in queste ore pagine di giornali storici.

La ricostruzione del Regicidio 

Ma cosa accadde il 29 luglio 1900? I fatti si svolsero a Monza, in prossimità della Reggia. Il Re si trovava in città per la cerimonia di chiusura della società di ginnastica Forti e Liberi. Dopo essere arrivato in carrozza e aver assistito agli esercizi ginnici e al discorso di premiazione, tornò in carrozza alle 21:30 circa con l’obiettivo di rientrare alla Villa Reale. Tra la folla si avvicinò Bresci che lo colpì tre volte sparando infine un quarto colpo a vuoto. Il Re fu colpito sia al volto che alla gola. Il racconto di quella serata vuole che la carrozza partì di corsa verso il palazzo, ma il sovrano era già deceduto tra le grida inferocite della folla.