Rimborsopoli Lombardia: appello conferma la condanna per Massimiliano Romeo

Tutto è nato da un’inchiesta della Procura di Milano chiusa nel 2014, secondo cui gli imputati dal 2008 al 2012 si sarebbero fatti rimborsare fatture e scontrini per acquisti esuli dall’attività istituzionale.
E’ stata confermata in appello la condanna inflitta in primo grado di 1 anno e 8 mesi per il monzese Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato, nell’ambito del processo “Rimborsopoli“, l’inchiesta sulle spese “extra” sostenute al Pirellone.
Ha patteggiato invece a un anno e un mese Nicole Minetti, l’ex igienista dentale di Silvio Berlusconi. Confermata anche la condanna a 2 anni e mezzo per Renzo Bossi, il figlio di Umberto, a cui è stata però revocata la confisca disposta in primo grado.
Tutto è nato da un’inchiesta della Procura di Milano chiusa nel 2014, secondo cui gli imputati dal 2008 al 2012 si sarebbero fatti rimborsare fatture e scontrini per acquisti esuli dall’attività istituzionale.
Nello specifico la Procura ha contestato al senatore monzese pranzi e cene per circa 21mila 700euro.