Adac: dopo lo sciopero, la lettera dei sindacati e l’udienza davanti ai giudici del lavoro

13 agosto 2021 | 10:26
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Adac: dopo lo sciopero, la lettera dei sindacati e l’udienza davanti ai giudici del lavoro

“Il glorioso Club ADAC sta perdendo i suoi valori sociali, la sua etica e il rispetto per i propri lavoratori e i propri soci.” Nella lettera si contesta la responsabilità dei licenziamenti in Italia.

Monza, nuova lettera dei lavoratori ai vertici Adac. Il 9 settembre azienda chiamata davanti al giudice del lavoro. L’Automobile club tedesco avrebbe l’intenzione di tagliare ben 20 posti di lavoro.  Da parte della casa madre ci sarebbe la richiesta di cambiamento del piano che prevede delocalizzazione e licenziamenti in Italia.

I sindacati dopo lo sciopero di inizio agosto hanno inviato una lettera. Sono i tre punti affrontati dai rappresentanti sindacali di Adac e dal responsabile della Filcams Cgil Monza Brianza Matteo Moretti.
Il primo secondo i vertici Adac sarebbe stato reso partecipe del piano ANS 2.0, affermmazione rimandata al mittente.
Secondo punto, secondo i sindacati si è deciso di sostituire le persone aderenti allo sciopero dirottando le loro funzioni verso società estere. Un fatto anti sindacale in quanto è vietato sostituire i lavoratori in sciopero e per ciò si terrà davanti ai giudici del lavoro un’udienza il 9 settembre.

Infine nella lettera si contesta che la responsabilità dei licenziamenti in Italia dipenda dalla direzione locale: secondo i sindacati Rsa e Filcams il fatto è imputabile ai vertici tedeschi.