Frodi creditizie, a Monza e Brianza 255 casi in un solo anno

3 agosto 2021 | 15:31
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Frodi creditizie, a Monza e Brianza 255 casi in un solo anno

L’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF-MisterCredit evidenzia che nel 2020 in Italia i casi rilevati sono stati oltre 21.800 per un danno stimato che sfiora i 125 milioni di Euro.

Ogni giorno a Milano più di due persone cadono nell’inganno delle frodi creditizie mediante furto di identità. E nel resto della Lombardia le cose non vanno meglio, anzi: secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIFMisterCredit sarebbe proprio la produttiva Lombardia la seconda regione in Italia per numero di frodi. Un dato preoccupante – in controtendenza con la media nazionale – che deve far alzare le antenne anche qui in Brianza: secondo i numeri, infatti, nella provincia di Monza e Brianza sono state registrate 255 frodi creditizie solo nell’ultimo anno.

Frodi creditizie, un impatto su famiglie e consumatori

Le frodi creditizie realizzate mediante furto di identità continuano ad avere un impatto non trascurabile sulle famiglie italiane, con il conseguente utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni, e con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e di non pagare il bene. L’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIFMisterCredit evidenzia che nel 2020 in Italia i casi rilevati sono stati oltre 21.800 per un danno stimato che sfiora i 125 milioni di Euro.

Rispetto all’anno precedente il numero di frodi risulta in netto calo (-32,4%) rispecchiando la contrazione delle erogazioni di credito alle famiglie dovuto all’emergenza sanitaria. Al contempo, però, è decisamente aumentato l’importo medio frodato (+21,8%), attestatosi a circa 5.650 Euro, a dimostrazione dell’efficienza delle organizzazioni criminali.

Il dato Lombardo 

In controtendenza rispetto all’andamento nazionale è la Lombardia che ha visto crescere a 2.851 i casi di frode rilevati (+ 3,7 rispetto al 2019) un dato che posiziona la regione al 2° posto assoluto della graduatoria nazionale, guidata dalla Campania. Tutto questo nonostante la contrazione nel 2020 delle richieste di prestiti personali (-25,6%) e finalizzati (-19,6%).

A livello provinciale, il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Milano, con 986 casi (che la collocano al 3° posto nel ranking nazionale), seguita da Brescia, con 324 (12^ posizione), da Bergamo, con 298, Varese, con 256, e Monza e Brianza, con 255.

I numeri in Lombardia. Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

Frodi creditizie, il maggior incremento percentuale dei casi è quella degli over 60 anni

Ad aumentare notevolmente sono i casi di frode con importo tra i 10.000 e i 20.000 euro, che passano dal 10,1% del 2019 all’11,1% del totale nel 2020, e quelli oltre i 20.000 euro, che arrivano a toccare il 13,5% (+68,9% rispetto alla precedente rilevazione). A questo va aggiunto un leggero incremento (+2,5%) dei casi con importo tra i 3.000 e i 5.000 euro, che passano dal 10,4% del totale nel 2019 al 10,7% del 2020.

Entrando nel dettaglio dei beni e servizi acquistati con un prestito finalizzato ottenuto in modo fraudolento, quasi un terzo dei casi ha per oggettoelettrodomestici ma una quota significativa ha riguardato anche i comparti auto-moto (12,5% del totale), elettronica, informatica e telefonia (9,7%) e arredamento (7,9%). Complessivamente poi le spese per la casa arrivano al 13,9%, con la categoria arredamento che rappresenta il 7,9% dei casi e i finanziamenti per interventi sugli immobili e ristrutturazione che rappresentano il 6,0% del totale.

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

Secondo i dati, la maggioranza delle vittime sono uomini (61,8% dei casi). Ilmaggior incremento percentuale dei casi nel 2020 è quella degli over 60 anni (+10,6%), al contempo diminuiscono gli under 30 (-9,4%). La fascia compresa tra i 41 e i 50 anni scalza i più giovani dalla prima posizione, raccogliendo il 22,7% delle vittime.

Analizzando gli alert sui documenti identificativi segnalati sui servizi di prevenzione frodi gestiti da CRIF con anche la tramitazione delle banche dati SCIPAFI, emerge che nel 76,2% dei casi i frodatori hanno utilizzato una carta di identità falsa o contraffatta, nel 22,3% dei casi una patente.

Rubini: “Nemmeno il lockdown ha bloccato le attività criminali”

“Quello delle frodi creditizie perpetrate attraverso un furto di identità è un fenomeno in continua evoluzione, con le organizzazioni criminali che si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate che spesso il singolo consumatore non è in grado di rilevare – commenta Beatrice Rubini,Direttore della linea Mister Credit di CRIF -. Dopo una crescita costante che ha caratterizzato pressoché ininterrottamente l’ultimo decennio, nemmeno il lockdown e la conseguente contrazione delle erogazioni hanno bloccato l’attività delle organizzazioni criminali.

“Per questo – conclude Rubini – non è assolutamente il caso di abbassare la guardia perché, con la ripresa della normale operatività, le frodi creditizie sono destinate ad aumentare ancora, favorite anche dall’accelerazione nell’utilizzo delle carte di pagamento, il più frequente ricorso all’e-commerce e la digitalizzazione di molti processi che possono determinare un innalzamento dei rischi”.