Arcore, il Pd attacca Maurizio Bono. Il candidato replica: “Mi sento antifascista nell’anima”

23 settembre 2021 | 15:57
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Arcore, il Pd attacca Maurizio Bono. Il candidato replica: “Mi sento antifascista nell’anima”

Maurizio Bono ha voluto rispondere alle pesanti accuse: “Sul valore dell’antifascismo si fonda la Repubblica italiana e io mi sento antifascista nell’anima”

Dopo l’attacco shock della coalizione di centro sinistra arcorese a Maurizio Bono, con tanto di presunti post inneggianti il fascismo o il nazismo fatti, a loro dire, da candidati delle liste di centrodestra, il diretto interessato ha voluto far sentire la sua voce in merito.

MAURIZIO BONO, LA REPLICA: “PRENDO LE DISTANZE DAI POST DEL 2016”

“In premessa prendo a chiare lettere le distanze dal contenuto dei post datati 2016 comparsi su FB di candidati presenti in una delle quattro liste che sostengono la mia candidatura. Sul valore dell’antifascismo si fonda la Repubblica italiana e io mi sento antifascista nell’anima, lo dice la mia storia umana e professionale, i valori in cui sono cresciuto e formato” spiega il candidato Maurizio Bono.

“Sono convinto che in questo campo i valori di libertà, di rispetto della dignità e dell’altrui pensiero non siano negoziabili, non ci debbano essere mezze misure, chi è per la democrazia, per il confronto democratico e per consultazioni libere non potrà mai avere nessuna nostalgia per uno dei periodi più bui della nostra Italia. Nessun rimpianto per quei tempi e niente da salvare, non ci potrà mai essere da parte di chi si candida a governare la nostra città un atteggiamento diverso dalla difesa strenua dei valori dell’antifascismo che sono alla base della nostra Costituzione Repubblicana”.

Bono fa chiaro riferimento alla conferenza stampa indetta dai rappresentanti di Pd, Prospettiva Civica e Lista Civica Futuraproprio davanti al Monumento ai Martiri della Resistenza, all’angolo tra via Monte Bianco e via San Martino, dove sono stati portati cartelloni raffiguranti screenshot di post inneggianti al fascismo e al razzismo, che secondo le forze in campo apparterrebbero a candidati di Fratelli d’Italia alle elezioni per il Comune.

I nomi sono censurati e non sono stati divulgati. Al momentonon c’è prova quindi che i cartelloni propongano immagini autentiche. L’intento comunque è chiaro: denunciare la presunta apologia di fascismo da parte di alcuni avversari politici e chiedersi se il candidato sindaco di centro destra, Maurizio Bono, sappia o meno di questi post risalenti per lo più agli anni 2016/17.

BONO: “UN ATTACCO STRUMENTALE, MACCHINA DEL FANGO PER UN PUGNO DI VOTI”

“Ci tengo a rimarcare l’atteggiamento strumentale, demagogico e patetico della Sinistra e dintorni di usare, sistematicamente, la macchina del fango e questi luoghi comuni in campagna elettorale per un pugno di voti pensando di spaventare gli elettori. E’ il segno tangibile di due patologie ricorrenti e consuetudinarie di cui è affetta la sinistra: la mancanza cronica di non avere idee chiare e sistemiche per il governo della nostra città e il tentativo goffo di demonizzare l’avversario quando si è in chiara difficoltà, riscoprendo una pratica tipica dei regimi comunisti, degni della Cheka o di Duch, il professore di matematica, per quaranta mesi sterminò tutta la classe intellettuale cambogiana con rigore scientifico, dentro il liceo di Tuol Sleng, nel cuore della capitale Phnom Penh” prosegue Bono.

POST CONDANNABILI MA DECONTESTUALIZZATI

Prosegue Bono: “Decontestualizzare quei post, certamente condannabili, dal punto di vista cronologico, temporale e storico, chiedere con atteggiamento inquisitorio risposte a domande che non hanno senso o ragion di essere, mettere insieme in un melting post , etimologicamente assunto, presunti candidati che odierebbero i negri, i musulmani, gli ebrei, o negazionisti della Shoah, ( a proposito…Montanari sulle foibe ???) sono slogans che lascio alla disperazione dei tre “ inquisitori”.
Aspetto di conoscere la posizione della candidata del Centro Sinistra su tale situazione.
Intanto ribadisco che Arcore ha bisogno di essere governata con trasparenza, creatività e condivisione, obiettivi ai quali mi dedico con passione e responsabilità”.