Calciomercato chiuso: 11 acquisti per il Monza, ma c’è da promuovere o bocciare?

2 settembre 2021 | 17:07
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Calciomercato chiuso: 11 acquisti per il Monza, ma c’è da promuovere o bocciare?

La rosa biancorossa è ormai definita. In attacco è arrivato anche Favilli. I tifosi probabilmente si aspettavano da Galliani un vero colpo da Condor del calciomercato. Il sogno serie A è comunque più vivo che mai.

Il tempo delle chiacchiere e dei distintivi, per dirla con Al Capone-De Niro del film “Gli intoccabili”, è finito. Almeno fino al prossimo gennaio, quando ci sarà spazio per le riparazioni o i ripetenti. Non stiamo parlando di scuola, ma di calciomercato estivo. Che il 31 agosto alle 20 ha chiuso i battenti anche per il Monza. I biancorossi, tra i favoriti per la promozione in serie A, sono stati tra i protagonisti.

Gli ultimi due degli 11 giocatori acquistati dal Monza, l’attaccante Andrea Favilliin prestito dal Genoa e il difensore centrale Luca Marrone, a titolo definitivo dal Crotone, vanno a rafforzare una rosa forse fin troppo ampia.

Chi si aspettava i tre giorni del Condor, espressione coniata negli anni passati al Milan da Adriano Galliani, ora amministratore delegato della società biancorossa, per descrivere la sua politica fatta di colpi a sorpresa negli ultimi scampoli di calciomercato, quando i prezzi dei giocatori presumibilmente si abbassano, avrà probabilmente storto la bocca. Certo i tempi di Van Basten, portato  dallo stesso Galliani a parametro zero, o di Shevchenko e Nesta, preso dalla Lazio all’ultimo respiro di calciomercato, sono ormai ricordi di un’altra era pallonara.

monza

Ma non riuscire a mettere la maglia del Monza sulle spalle di Messias, Caprari o Di Carmine, per citare tre giocatori accostati a lungo, anche se non sempre con cognizione di causa, ai biancorossi, poi finiti in extremis rispettivamente al Milan, al Verona e alla Cremonese, forse ha reso meno accesi i sogni di alcuni tifosi del Monza. Non ha ridotto, però, la loro speranza di coronare il sogno della serie A, ora che gli anni della società del patron Berlusconi sono appena diventati 109.

UN BILANCIO ARCOBALENO

Anche il calciomercato, come la vita del resto, è fatto di mille sfaccettature ed altrettanti colori. Ben più del bianco e del rosso del Monza. Che, dopo la scorsa stagione, quella del ritorno in serie B a ben 19 anni dall’ultima volta, conclusa al terzo posto in regular season e terminata bruscamente nella semifinale play-off contro il Cittadella, quest’estate ha preferito nomi di sostanza più che stelle deludenti stile Balotelli e Boateng.

Sono così arrivati 11 acquisti. In difesa Caldirola, nativo di Desio e protagonista nel Benevento che ha dominato la serie B due anni fa, Pedro Pereira, già allenato da mister Stroppa al Crotone, il bulgaro Antov, già un leader a 20 anni, il già citato Marrone. Oltre alle riconferme di Pirola e, in porta, Di Gregorio, entrambi dell’Inter.

A centrocampo, reparto essenziale nel 3-5-2 di Stroppa, i nuovi inserimenti sono un mix di esperienza e gioventù di talento. Rientrano nella categoria Brescianini, già in evidenza nelle prime uscite ufficiali di questa stagione con il Monza, Siatounis e, soprattutto, il 17enne Vignato. Il vero colpo forte è Valoti, in arrivo dalla Spal, dove nell’ultimo campionato di serie B ha segnato 11 reti. Anche se per il momento un infortunio, come anche nel caso di Mazzitelli, preso dal Sassuolo, ne ha rimandato l’apporto in maglia biancorossa.

I sogni dei tifosi del calcio, però, si sa che ruotano soprattutto intorno all’attacco. Ed è qui che la società del patron Berlusconi probabilmente non ha mantenuto le aspettative. E’ vero, Patrick Ciurria, che ha firmato un contratto coi biancorossi fino al 30 giugno 2024 e l’anno scorso nel Pordenone in serie B ha collezionato 36 presenze con 9 gol, ha qualità tecniche superiori alla media.

Se parliamo poi di Favilli, scuola Juve, dove ha esordito a 18 anni in serie A, vantare a 24 anni 39 presenze in Serie A con due reti e 42 in Serie B con 13 gol non è un curriculum comune. Però, anche se aggiungiamo anche le conferme di Dany Mota e di Gytkjaer, sulla carta l’attacco del Monza non ha un giocatore in grado di garantire tra le 10 e le 15 reti a stagione. Proprio quello che, in fondo, è mancato l’anno scorso, quando il top scorer della società del patron Berlusconi fu il centrocampista Davide Frattesi con 8 segnature.

Solo i prossimi mesi diranno se le scelte si sono rivelate giuste. Il presente, invece, parla della necessità, in base alle regole che impongono di avere in rosa non più di 18 over 23, di far uscire un altro giocatore dalla rosa. Tra i maggiori indiziati c’è Bellusci, nel recente passato anche capitano dei biancorossi. La sua dipartita si sommerebbe ad altre dolorose partenze, D’Errico e Fossati su tutti. Nel lungo elenco di addii e arrivederci che, tra gli altri, comprende anche Diaw, Maric e, per ultimo, Palazzi, al posto di Bellusci potrebbe andar via invece Finotto.

A voler ben vedere il calciomercato resta aperto per gli svincolati. Tra questi alcuni (ex) pezzi da novanta. Come Ribery, ex Fiorentina. Del francese, nel corso dell’estate, si è parlato anche come possibile acquisto del Monza. Il suo destino ora potrebbe portalo, a quanto si dice, verso il Verona o la Salernitana. Difficile, se non impossibile, che prenda la strada della Brianza.

Anche perché l’impressione è che il Condor monzese abbia smesso di volare. E voglia riposarsi un po’ su qualche alta roccia del sempre molto variegato paesaggio della serie B. Un campionato da vincere più con la costanza di un maratoneta che con la capacità di attaccare a sorpresa del più grande avvoltoio.