Incendio Ex Snia, tutela dei cittadini e responsabilità: domani presidio davanti ai cancelli

27 settembre 2021 | 02:53
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Incendio Ex Snia, tutela dei cittadini e responsabilità: domani presidio davanti ai cancelli

I consiglieri regionali chiedono di sapere quali sono le azioni per la tutela dei cittadini ( Gigi Ponti – Pd) e di verificare le responsabilità (Marco Fumagalli – M5S).

Sit-in, interrogazione urgente in Regione, lettera all’Arpa e all’Ats. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle regionali a due giorni dal vasto rogo che ha devastato l’area industriale dismessa dell’ex Snia, chiedono a gran voce di sapere quali sono le azioni per la tutela dei cittadini (Pd) e di verificare le responsabilità (M5S).

Domani 28 settembre alle ore 9.30 ci sarà un presidio proprio davanti l’ingresso principale dell’ex plesso industriale in via Umberto. L’obiettivo dei consiglieri regionali, con altri sindaci di centrosinistra dei comuni limitrofi, è quello di protestare contro la situazione e le sue conseguenze.

IL CONSIGLIERE REGIONALE GIGI PONTI (PD) 

“Arpa e Ats chiariscano quali iniziative devono essere intraprese per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente a seguito dell’incendio doloso scoppiato in un capannone dell’area ex Snia di Varedo”. A chiederlo, con una lettera inviata oggi  all’Agenzia regionale per l’ambiente e all’Ats Brianza, è il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti che spiega: “Di fronte a un incendio di tale gravità, che coinvolge 2 mila tonnellate di rifiuti è necessario intervenire al più presto a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini della zona. Ad oggi non è stata ancora attivato nessuna misura di precauzione, nemmeno l’avviso di chiudere le finestre per non respirare gli odori di un rogo attivo da 48 ore. Questo probabilmente perché è stato detto che l’incendio non ha interessato rifiuti tossici. Non essendo però evidenti i dati di questa rilevazione chiediamo  che operazioni sono state  messe in atto per verificare lo stato dell’ambiente e se sono ancora in corso. Chiediamo, inoltre, quali sono i dati di queste rilevazioni e a chi sono state comunicate”.

“Con un’interrogazione urgente– conclude Ponti- inoltre chiediamo alla Regione  come sia monitorata la condizione dell’area, che interventi intenda avviare per rimuovere i rifiuti  finiti nel rogo e come pensa di smaltire tutto il rimanente materiale inquinato dell’area. L’incendio di sabato dimostra purtroppo tutta la fragilità dell’area dismessa di Varedo e  richiama la necessità di  mettere in campo al più presto progetti di rigenerazione urbana che garantiscano la tutela dell’ambiente e coinvolgano il sistema dei Comuni della zona”.

IL CONSIGLIERE MARCO FUMAGALLI (M5S) 

“Un disastro prevedibile, chi doveva provvedere alla rimozione dei rifiuti abusivi ora paghi – . dichiara Marco Fumagalli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia- “Il provvidenziale incendio dei rifiuti all’interno della Snia ha certamente sgravato di un costo il proprietario dell’area. Ciò non significa dire che il proprietario dell’area sia il committente del rogo, ma semplicemente che le istituzioni devono trovare un modo per far pagare comunque al proprietario quei circa 700 mila euro che aveva messo a bilancio per lo smaltimento, visto che il dispiego delle forze dell’ordine e delle operazioni di spegnimento e contenimento dell’incendio nonché delle rilevazioni Arpa hanno sicuramente un costo che non deve certo gravare sui cittadini. Rimane domanda aperta se il proprietario dell’area avesse preso i necessari accorgimenti per evitare ciò che alla fine è accaduto. Era presente un sistema di allarme o video sorveglianza? Visto che il rischio incendio non era banale, erano state previste delle misure di prevenzione? Le istituzioni hanno in qualche misura dato delle prescrizioni al proprietario in tal senso? La certezza – chiosa Fumagalli – è che se sussiste un fattore in grado di pregiudicare il decoro, la sicurezza, la sanità e l’incolumità pubblica, il sindaco può intervenire e ordinarne lo sgombero preventivo e la messa in sicurezza”.

Conclude il consigliere M5s: “Qualcuno ha provveduto a mettere alle strette il proprietario circa i suoi obblighi di sicurezza e prevenzione degli incendi? Di tutte queste cose ho chiesto conto a Regione tramite interrogazione e accesso agli atti. Vediamo se almeno la Regione aveva la percezione e informazioni circa i potenziali rischi. I cittadini meritano risposte precise e puntuali”.