La politica all’ex Snia denuncia: “Nessuna precauzione per evitare il disastroso incendio”

28 settembre 2021 | 12:35
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La politica all’ex Snia denuncia: “Nessuna precauzione per evitare il disastroso incendio”

Sono intervenuti il consigliere uscente del M5S, Stefano Guanetti, Hector Rodriguez, candidato sindaco in lizza al Movimento 5 Stelle, Sandro Vitiello, candidato sindaco in lizza alla lista civica “Siamo Varedo”, il consigliere regionale Gigi Ponti (Pd) e il consigliere regionale del M5s Marco Fumagalli.

A distanza di pochi giorni dal vasto rogo che ha devastato l’area industriale dismessa dell’ex Snia, alle 9.30 di questa mattina, 28 settembre 2021, si è svolto un presidio organizzato dalla lista civica “Siamo Varedo”, proprio davanti l’ingresso principale dell’ex plesso industriale, in via Umberto. L’obiettivo dei consiglieri regionali, con altri sindaci di centrosinistra dei comuni limitrofi, è quello di protestare contro la situazione e le conseguenze del grave incendio che ha investito l’area.

Presenti alla manifestazione l’organizzatore del presidioSandro Vitiello, candidato sindaco in lizza alla lista civica “Siamo Varedo“.

Presidio alla Snia

Al microfono Sandro Vitiello, candidato sindaco per SiAmo Varedo

Presenti inoltre il consigliere uscente del M5S, Stefano Guagnetti ed Hector Rodriguez, candidato sindaco in lizza al Movimento 5 Stelle, il consigliere regionale del M5s Marco Fumagalli e il consigliere regionale Gigi Ponti (Pd).

Nel pomeriggio, è previsto il sopralluogo dell’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) nell’area interessata dall’incendio.

Fumagalli M5S: “Risponda chi doveva provvedere alla rimozione dei rifiuti”

“Un disastro annunciato, chi doveva provvedere alla rimozione dei rifiuti abusivi ora ne risponda”. Sono le parole di Marco Fumagalli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia, in presidio davanti l’ex area Snia di Varedo.

“Andremo a vedere se le Istituzioni potevano fare qualcosa per evitare il disastro. Motivo per cui ho chiesto conto a Regione Lombardia tramite interrogazione e accesso agli atti. I cittadini meritano risposte. Cercheremo di capire se chi avesse il compito di vigilare e garantire la sicurezza non lo ha fatto. I rifiuti erano sotto gli occhi di tutti ma non è stata presa nessuna precauzione. Non c’era alcun controllo, né videosorveglianza. Sappiamo che il proprietario dell’area aveva obblighi di custodia e smaltimento. È evidente che non debbano essere i cittadini a pagare i danni due volte, sia a livello ambientale che economico”, conclude Fumagalli.

Guagnetti: “Quell’area andava messa in sicurezza”

Al Consigliere Regionale fa eco Stefano Guagnetti, consigliere comunale uscente del M5S, il quale ha sottolineato l’assenza dell’amministrazione Vergani al presidio odierno: “Al di là del colore politico, questa è una questione che riguarda l’intera cittadinanza. Motivo per il quale sarebbe stato auspicabile fare fronte comune e, soprattutto, garantire la presenza anche solo per meglio chiarire ed informare”.

“Siamo tutti sotto shock per quanto accaduto e il nostro impegno sarà massimo nel verificare e accertare tutte le responsabilità. Quell’area rimasta incustodita è stata senz’altro un assist servito alla malavita, visto e considerato che tutti ormai parlano di atto premeditato della criminalità organizzata. Sicuramente si poteva fare di più, invece che attendere i tempi della giustizia italiana, rispetto al processo in corso. Quell’area doveva essere messa in sicurezza. Bisognava agire in altro modo, ad esempio bloccando gli accessi, cementando le porte, per evitare che malintenzionati potessero accedervi per bruciare i rifiuti”, afferma Stefano Guagnetti, consigliere uscente del M5S,

Vitiello: “Non lasciamo il territorio alla malavita”

“I rifiuti se non vengono bruciati in un inceneritore adeguatamente attrezzato, facendo arrivare la temperatura di combustione ben oltre i 1000 gradi, possono produrre diossina. Noi ora aspettiamo le analisi definitive dell’Arpa, le uniche che ci permettano di stare tranquilli, ma nel frattempo non possiamo non essere preoccupati, perché ne va della nostra salute, di quella dei nostri figli e dei nostri cari. Il fumo e le polveri, oltre agli odori maleodoranti non si sono fermati e hanno raggiunto i Comuni circostanti a grande distanza. I sindaci di quei Comuni naturalmente si sono fatti sentire”, dichiara Sandro Vitiello, Lista Civica “Siamo Varedo”.

“Siamo qui oggi per lanciare un grido d’allarme per la salute di tutti i nostri cittadini e per la salute del nostro territorio. Non possiamo permettere che i nostri Paesi diventino terre di conquiste del malaffare, non dobbiamo tollerare che ciò accada qui, in un territorio in cui da sempre si elogia l’operosità”. conclude Vitiello.

Gigi Ponti, Pd: “Presidio di oggi è un segnale importante”

“Il Presidio di oggi è un segnale importante dato dai cittadini che chiedono di essere giustamente informati. E’ altresì un segno di consapevolezza e grande preoccupazione rispetto agli effetti potenziali di questo rogo, che ha mandato in fumo tonnellate di rifiuti abbandonati. Ora c’è bisogno di un intervento serio, di una presenza qualificata per capire come agire al meglio. Non credo si possa superare un momento come questo, rimandando le attività necessarie di informazione e coinvolgimento di tutta la popolazione”, afferma Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd. 

“Ritengo inoltre sia fondamentale che il piano di recupero dell’ex Snia sia un piano di rigenerazione vero e non solo un’occasione per ulteriori elevazioni degli indici di cementificazione del territorio”, conclude Ponti.

Foto e video  MBNews by Massimo Chisari