Lombardia, campagna vaccinale. Bertolaso: “siamo pronti a portare il nostro successo in Africa”

20 settembre 2021 | 15:06
Share0
Lombardia, campagna vaccinale. Bertolaso: “siamo pronti a portare il nostro successo in Africa”

Visto il grande successo, i numeri, della Lombardia, Bertolaso ora vuole portare le competenze e le capacità organizzative della Regione anche in Sierra Leone

Nel primo pomeriggio di oggi, 20 settembre, una conferenza stampa di Regione Lombardia per fare il punto sulla situazione vaccini: tanti i dati esposti, numeri che hanno sottolineato come il grande impegno portato avanti da tutta la macchina organizzativa, abbia decretato il successo della Lombardia diventata un esempio per tutto il Paese.

Un successo che però non basta, come ha voluto sottolineare il Presidente Attilio Fontana in apertura: “ siamo ovviamente molto orgogliosi dei numeri raggiunti, ma questo successo ci ha aperto gli occhi, ci ha fatto riflettere anche su quello che sta succedendo nel resto del mondo  – dice – dove ci sono Paesi che non sono nemmeno riusciti a partire con la somministrazione della prima dose, Paesi che già soffrono e che oggi sono davvero piegati dall’emergenza sanitaria”.

Ecco perché, tra i progetti in mano al Governo, ancora in fase di studio, c’è quello proposto da Guido Bertolaso di andare in Africa, e più precisamente in Sierra Leone, per poter portare le capacità e l’organizzazione dimostrata dalla Lombardia dove più serve.

“Sono più un medico africano che europeo, sono stato in Sierra Leone durante l’epidemia dell’ebola, un’emergenza sanitaria che ha davvero messo a dura prova questa Regione – sottolinea – ovviamente non possiamo pensare che, da sola, la Lombardia possa salvare l’intero continente africano, ma partire da un punto, cioè da Sierra Leone, sì: questo è fattibile”.

Come, quando, con quali mezzi, sono dettagli che ancora non sono noti perché – come detto – il progetto è stato proposto e ora bisogna aspettare il via libero definitivo.

Perché proprio la Sierra Leone? “Qui c’è un altissimo numero di decessi infantili e di donne incinta: il mio obiettivo è quello di partire proprio da loro – spiega – c’è una mia foto simbolo, scattata anni fa, dove si vede un bambino africano accovacciato a terra a nettamente malnutrito e, alle sue spalle, un avvoltoio. Il titolo è “waiting for meal”, aspettando il pasto – continua – oggi, le cose sono cambiate, non è più l’avvoltoio a decimare la popolazione africana, ma il covid e dato che quella che abbiamo e stiamo vivendo è un’emergenza sanitaria mondiale, dobbiamo guardare anche oltre la nostra Regione, senza fare come altri che, promettono aiuti, e poi, quando c’è da mettere mano al portafogli si tirano indietro: qui non ci sono interessi politici, ma è solo un gesto solidale, umanitario, necessario”.