Monza, terminato il corso per i Vigili del Fuoco che diventano anche soccorritori acquatici

24 settembre 2021 | 15:11
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Monza, terminato il corso per i Vigili del Fuoco che diventano anche soccorritori acquatici

Il corso base, rientra in un progetto più ampio: l’obiettivo è quello di offrire ai cittadini un servizio di soccorso sempre più di alto livello

Si è concluso oggi, 24 settembre, presso il Comando di Monza, in collaborazione con personale del Comando VVF di Lecco, il primo corso interprovinciale di “autoprotezione in ambiente acquatico” iniziato lo scorso 20 settembre. Due istruttori dei Vigili del fuoco hanno formato otto tra  vigili permanenti e volontari dei Comando di Monza, quattro del Comando di Lecco e due unità del comando di Varese.

Perché è nato questo corso 

Le mutazioni di carattere climatico ambientale con sempre più frequenti eventi alluvionali e le attuali abitudini sociali volte a fruire al massimo degli ambienti naturali acquatici del territorio incrementano l’esposizione al rischio acquatico sia per la popolazione che per i soccorritori. I Vigili del fuoco pertanto vengono formati alle competenze di autoprotezione in ambiente acquatico di superficie. Il corso, di livello base, è inserito nel contesto più ampio di un progetto formativo specifico che, attraverso un percorso completo, arriva a qualificare i “soccorritori acquatici”. 

Quali sono le nuove competenze tecniche acquisite

Grazie alle competenze tecniche apprese durante il corso, ogni vigile del fuoco: è in grado di valutare il rischio dell’ambiente acquatico; impara la procedura di vestizione completa indossando i Dispositivi di protezione individuale (DPI) per l’ambiente acquatico quali l’idrocostume, il casco, il cappuccio i guanti ed i calzari in neoprene, il giubbotto di soccorso, lo scarponcino in cordura, dispositivi che lo proteggono dall’ipotermia e dalla contaminazione di acque inquinate; stabilisce una comunicazione efficace con il pericolante; utilizza la corda da lancio e il salvagente anulare per il suo recupero, mettendo in pratica semplici manovre tecniche di soccorso da un natante o dalla sponda con adeguati standard di sicurezza.

Il soccorritore, dotato di queste competenze, opererà in sicurezza ed – al contempo – assicurerà al cittadino un livello qualitativo del soccorso sempre più elevato anche in scenari di intervento atipici o complessi come quelli dell’ambiente acquatico, che verranno pertanto affrontati dalle squadre con efficacia, appropriatezza ed efficienza.