Edoardo Casati sogna le Paralimpiadi Parigi 2024 e lancia una raccolta fondi

Archiviata da pochi giorni la spedizione parolimpica di Tokyo 2020 con lo storico bottino di 69 medaglie per la delegazione Azzurra c’è chi ha già iniziato a sognare, buttando il cuore e la mente a Parigi, dove si disputeranno i prossimi giochi. Tra loro c’è Edoardo Casati, diciottenne lissonese, campione italiano giovanile di tennis tavolo.

Un’impresa ardita quella che il giovane atleta si è prefissato. Non sarà facile arrivare a Parigi in tempo per le prossime Paralimpiadi. Per poter sperare di essere selezionato Casati dovrà scalare il ranching nella sua disciplina e per farlo dovrà partecipare (e vincere) i tornei internazionali di tennis tavolo che gli potrebbero consentire di essere selezionato anche per la squadra olimpica. Insomma, un’impresa non semplice e nemmeno senza costi. Ecco allora l’idea: una raccolta fondi on line per sostenere il suo progetto.

Casati ha aperto sulla piattaforma gofundme.com una raccolta fondi, arrivando già a quota 4300 euro. «Il mio obiettivo è raggiungere i 15.000 euro – spiega – per poter sostenere così le ingenti spese che la mia famiglia dovrà affrontare per permettermi di partecipare ai tornei fuori dall’Italia. Mi auguro che in tanti mi sostengano per raggiungere il mio obiettivo».

Tanti gli amici che hanno già donato e molti di più quelli che hanno condiviso la storia e il progetto del giovane campione italiano. Tra loro anche Daniele Gueragni, titolare del bar Delfico in via Melchiore Delfico a Milano. Qui sabato 18 settembre i supporter di Casati potranno partecipare all’aperitivo organizzato proprio per sostenere la sua raccolta fondi. «Edo è una grande promessa del tennis tavolo – spiega Gueragni – e ha un sogno nel cuore: arrivare alle paralimpiadi di Parigi 2024. Aiutiamo Edo e lui conquisterà la medaglia d’oro».

Intanto a pochi mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico (a giugno del 2022 Casati affronterà l’esame di maturità al liceo Parini di Lissone) Edoardo Casati ha già ripreso gli allenamenti. Del resto mancano solo tre anni all’appuntamento con Parigi 2024.