È brianzolo il primo robot umanoide cognitivo. In vendita nel 2022

Robee verrà impiegato principalmente in ambito industriale e medicale.
Si chiama RoBee ed è il primo robot umanoide cognitivo Made in Italy, più precisamente Made in Brianza.
È frutto dell’innovazione tecnologica di Oversonic Robotics, società fondata nel 2020 da Paolo Denti e Fabio Puglia, a Besana Brianza. Il nuovo umanoide non avrà nessuna intenzione di sostituirsi all’uomo, bensì lo affiancherà in tutti quei lavori ripetitivi e pericolosi, che possono pregiudicare sicurezza fisica e stabilità psicologica dei lavoratori.
Robee è il primo esemplare di una nuova era della robotica, dotato di autonomia di movimento e intelligenza cognitiva, compatibile con la produzione di massa, pronto a fare il suo ingresso nel mercato nel 2022. Operazione possibile, grazie anche all’entrata nel capitale della finanziaria italiana Fintel, della famiglia Bulgarelli, che ha di recente acquisito il controllo del 33%.
Le caratteristiche di Robee
Robee è un cobot industriale certificato, capace di supportare l’uomo in numerosissime attività. Dal punto di vista strutturale è alto 1.70m e ha un peso compreso tra 65 e 75kg (a seconda della configurazione di utilizzo). Somaticamente e operativamente replica fedelmente la struttura meccanica del corpo umano, con 40 giunti mobili e un set completo di sensori che gli consentono di vedere e navigare autonomamente lo spazio circostante.
E’ dotato di braccia complete di dispositivi di presa, ovvero mani e pinze meccaniche che gli consentono di eseguire perfettamente gesti come indicare, contare, o afferrare degli oggetti. Non solo, attualmente l’arto dotato di pinza è in grado di sollevare e spostare un peso fino a 5kg.
Grazie a un complesso sistema di videocamere e sensori, RoBee è in grado di muoversi agevolmente e di condividere in sicurezza spazi affollati. Il sistema di visione, assistito dall’intelligenza artificiale, gli consente di riconoscere e distinguere le persone, assumendo a seconda di chi si trova davanti il comportamento più adeguato. In presenza di un soggetto arrabbiato o stressato, ad esempio, è capace di adottare un sistema di comunicazione che mitighi la tensione. RoBee è infatti autonomo anche sul piano dell’interazione linguistica: conosce diverse lingue e sa anche leggere.
Un’altra caratteristica peculiare del nuovo umanoide è il sistema di alimentazione: una batteria con un’autonomia di otto ore. “Il suo sistema è gestito da tre potenti computer a bordo, che condividono il carico dei calcoli collaborando anche come sistemi ridondati di sicurezza”, spiega Fabio Puglia, presidente e fondatore di Oversonic Robotics.
“Un ecosistema in cloud fornisce le interfacce di controllo e consente di monitorare gli aggiornamenti in tempo reale sul livello di utilizzo di ogni componente, riducendo così drasticamente i fermi macchina e i possibili malfunzionamenti. Una macchina efficiente e interconnessa: più robot possono infatti collaborare tra loro e collaborare per eseguire un compito comune”.
Robee verrà impiegato principalmente in ambito industriale e medicale. E’ probabile che in futuro possa essere inserito anche nelle Rsa. Già nei prossimi verrà testato all’interno di aziende partner di Oversonic Robotics, in vista di un successivo inserimento all’interno delle loro strutture. L’ingresso ufficiale sul mercato dovrebbe avvenire, come accennato in apertura, già nel 2022.
Foto: Beatrice Elerdini