Sanitari brianzoli, mancato obbligo vaccinale: in 635 hanno ricevuto l’accertamento

Al primo settembre 2021 sono stati inviati 635 atti di accertamento ai sanitari che non si sono ancora vaccinati.
In molte città italiane sono partiti i provvedimenti di sospensione dei sanitari, medici e infermieri, che hanno scelto di non sottoporsi alla vaccinazione anti Covid-19. Cosa sta succedendo nella nostra Brianza? Secondo quanto dichiarato da Ats, al primo settembre 2021, sono stati inviati 635 atti di accertamento (431 residenti in provincia di Monza) per mancato obbligo vaccinale, a coloro che non hanno risposto alla “prima lettera” (1152) e neanche alla seconda e per i quali non risulta avvenuta vaccinazione. L’atto è stato inviato all’interessato e all’ordine di appartenenza e, con separato invio, al datore di lavoro, ove disponibile.
L’intero iter procedurale
Ats Brianza, applicando il principio dell’obbligo vaccinale per le professioni sanitarie, secondo quanto previsto da apposito decreto convertito in legge, ha inviato inizialmente circa 3600 lettere a operatori sanitari (di cui 764 medici e 877 infermieri) residenti nelle province di Lecco e Monza. I 3600 nominativi sono stati inviati ad ATS da Regione Lombardia che ha incrociato i dati degli iscritti alle professioni verificando l’avvenuta vaccinazione. Di questi sono circa 900 gli operatori sanitari iscritti agli ordini di Lecco, 2500 circa agli ordini di Monza e Brianza. La lettera chiede conferma delle mancata vaccinazione e il motivo (per esempio un esonero sanitario in caso di accertato pericolo per la salute o per una recente positività al virus) o, in alternativa, la documentazione di avvenuta vaccinazione, o prenotazione effettuata.
E’ già stato effettuato anche un secondo invio di 1152 lettere a coloro che non hanno risposto alla prima lettera inviata via pec (entro i 7 giorni dal ricevimento della comunicazione) e non risultano ancora vaccinati/prenotati.
In questi giorni si stanno anche analizzando le risposte ricevute alla “prima lettera”, così da verificare se la documentazione esibita è corretta oppure occorre procedere con la seconda. La seconda comunicazione è un invito formale ad assolvere l’obbligo entro 7 giorni.
Per coloro che non la produrranno o non daranno risposta, verrà fatta segnalazione all’ordine professionale al quale risultano iscritti e al datore di lavoro. Il provvedimento del Governo prevede che l’ordine sospenda l’iscritto e che il datore di lavoro cambi mansione al dipendente individuando un incarico in mansione non ritenuta a rischio contagio o, dove non possibile, lo sospenda senza retribuzione. Come riportato in apertura, al primo settembre 2021, sono stati inviati 635 atti di accertamento.
Non è chiaro al momento quali siano gli ospedali della Brianza coinvolti da tali accertamenti. L’ospedale San Gerardo, contattato da MBNews, non rilascia dati a tal proposito.
Foto di repertorio MBNews