Lecce-Monza, Stroppa: “Nessun cambio di modulo”. E questa sera si gioca

Nella partita di oggi è comunque confermato l’ormai assimilato 3-5-2 che dovrebbe essere guidato dalla coppia Ciurria-Gytkjaer davanti.
La squadra volerà oggi dopo pranzo a Lecce per la settima giornata del campionato di Serie B, che si disputerà Venerdì 1 Ottobre alle ore 20:30 presso lo stadio Via Del Mare.
Dopo una prestazione brillante contro il Pordenone e 3 punti di vitale importanza il mister Stroppa fa il punto pre partita: “Si cerca di recuperare le forze, anche se poi c’è stato più tempo a disposizione per preparare questa partita e chiaramente il lavoro dopo una vittoria è più facilitato”.
Mister Giovanni Stroppa vede il bicchiere mezzo pieno e ha voluto sottolineare l’ennesima prestazione importante sotto l’aspetto temperamentale dopo un inizio di gara difficile come quello avvenuto Sabato scorso.
“Ci sono tante possibilità di migliorare, la squadra è ancora lontana. Nella sua completezza, mi riferisco a qualcuno che non è in condizioni, qualcuno acciaccato che non riesce ad andare in condizione, che lo perdiamo strada facendo tutte le volte. Questa alternanza di prestazioni è positiva e negativa, l’unica cosa da fare, al di là del bicchiere mezzo pieno, è lavorare, cercare di fare risultati, che sono la cosa principale, per lo meno, per quello che ci riguarda. Perché le prestazioni e la squadra arriveranno ad avere un’idea più importante e più completa, ma in mezzo c’è un aspetto che è fondamentale: i punti. Quindi la voglia di portare a casa il risultato diventa fondamentale, per come è iniziata la partita con il Pordenone poteva essere un macigno invece la squadra comunque sia ha continuato a lavorare, ha meritato ampiamente la vittoria e quindi portiamo a casa questo bicchiere mezzo pieno perché la positività dei punti ci fa lavorare meglio”.
L’assenza più rilevante a Lecce sarà quella del gioiellino biancorosso Dany Mota, sulle assenze e sui guai fisici è ritornato il tecnico di Mulazzano. “Vorrei averli tutti in condizione e purtroppo è dall’inizio che o chi non c’è o chi non c’è stato fisicamente e quindi non ha potuto permettere alla squadra di crescere. Cinque cambi possono nettamente stravolgere una partita e sono contento, al di là dei gol, di chi è entrato della prestazione che ha offerto”.
Giovanni Stroppa ha voluto anche sottolineare l’importanza dei cambi nel mutare l’inerzia della gara, come successo contro il Pordenone, dando i meriti ai suoi giocatori di essersi fatti trovare pronti uscendo dalla panchina.
“Il Monza ha una rosa importante, io credo di non inventarmi niente o meglio, cerco di fare giocare la squadra più pronta del momento. Ora come ora è difficile fare la formazione perché come dicevo molti ragazzi sono fuori condizione. Tenete conto che tre partite ravvicinate sono state pesanti per noi proprio perché nel cuore della squadra, nel motore della squadra, mi riferisco alle due punte Mota e Ciurria e ai tre centrocampisti Barberis, Mazzitelli e Valoti. Cioè praticamente questi ragazzi, chi per tre chi per quattro mesi, non hanno fatto allenamenti quindi questo è un aspetto purtroppo da tener conto. Dico che la squadra deve essere competitiva, ai ragazzi continuo a dire che c’è bisogno di tutti che le partite si vincono con i cambi, non perché è bravo l’allenatore, ma perché chi entra dentro dà il proprio contributo e fa vincere le partite e stravolge un equilibrio che non funzionava”.
Se l’attaccante del Lecce Coda ha dichiarato che il Monza debba stravincere il campionato il mister del Monza ha voluto non caricare di responsabilità i suoi giocatori ma ha dichiarato l’importanza e la forza del suo roster e ha avvisato la sua truppa della pericolosità degli avversari nella partita di oggi.
“Hanno preso dei giocatori giovani veramente importanti. Secondo me non è semplice prenderli e averli già pronti perché Hjulmand in mezzo al campo, per la giovane età che ha, sembra che è da una vita che gioca qui da noi. Ci sono tanti elementi di personalità, di qualità tecnica, di gamba, perché è una squadra anche frizzante e veloce.”
Ha poi risposto così alla nostra domanda per quanto riguarda la polivalenza di D’Alessandro e su quella che può rivelarsi una carta da tirare fuori dal mazzo, ovvero Josè Machìn.
“D’Alessandro penso possa giocare in più ruoli, deve migliorare la condizione fisica, cioè la giocata ogni qualvolta tocca la palla, secondo me nel primo tempo poteva fare molto di più contro il terzino avversario, l’ha fatto ammonire, secondo me poteva incidere ancora di più. Detto questo io credo che lui faccia molto meglio a sinistra però a sinistra abbiamo Carlos, Marco può giocare sicuramente sotto la punta, può giocare in alto in un sistema di gioco con i tre attaccanti ed esterno in entrambe le fasce. E’ un giocatore che nel momento in cui avrà una condizione migliore, sarà sicuramente impiegato con più continuità. In questo momento, o inserendo a partita in corso o avvicendandosi con Sampirisi o Pereira, ho la possibilità di giocarmela ritornando appunto il concetto della rosa ampia. “
“Per quanto riguarda Machìn: era lontano anni luce da quella che poteva essere la mia considerazione nei suoi confronti per come si è presentato in ritiro. Ci siamo parlati, è un giocatore che io avevo cercato in altre mie precedenti esperienze, lo stimo tantissimo, penso che il suo percorso negli ultimi anni sia stato decadente, si stava perdendo e quindi parlando chiaramente forse ho trovato la chiave, o meglio lui l’ha trovata: si è rimboccato le maniche, ha lavorato sodo, è entrato con la Cremonese pur perdendo qualche pallone, ha rincorso gli avversari, in allenamento è uno spettacolo, è dimagrito e lavora benissimo. Gli è stata data una possibilità e credo l’abbia sfruttata. Credo che anche lui, come altri, deve migliorare la condizione fisica e tecnica”.
Il lecce viene da tre successi quindi si presume sia in una buona condizione psicofisica, ci sarà dunque bisogno del miglior Monza sotto l’aspetto della continuità di concentrazione all’interno dei 90 minuti.
“Il discorso del Lecce in due parole lo posso mettere sullo stesso piatto della trasferta di Pisa: è una squadra in salute, è una squadra che crede in quello che fa, è in pieno entusiasmo quindi in questo momento è un avversario difficile quindi sappiamo quelle che potrebbero essere le avversità. Detto questo io ai calciatori stamattina ho detto che dobbiamo migliorare quello che è l’aspetto individuale, sotto l’aspetto della mentalità di vincere nel corpo a corpo, nel fare la partita più sporca, dopo la partita sabato mi sembra di aver fatto questa considerazione. Forse ci dobbiamo sporcare un po’ di più per far uscire quelle che sono le nostre qualità individuali. Quello che ognuno di noi deve dare, io per primo, è quello di avere questa voglia di vincere i duelli, nel momento in cui vinco il duello, e mi riferisco a tutto quanto sul campo, probabilmente l’insieme può fare la differenza, per fare anche una prestazione più equilibrata.”
Sono 23 i convocati del Monza, non partiranno alla volta di Lecce Dany Mota, Mattia Valoti, Eugenio Lamanna, Andrea Favilli, Matteo Scozzarella e Nino Barillà.
“Dany e Valoti non saranno della partita perché purtroppo ci vuole qualche ora in più per recuperarli e purtroppo giochiamo l’anticipo, fosse stato per domenica o il posticipo di lunedì forse li potevamo recuperare. Poi per il resto tutti a disposizione a parte i soliti infortunati di lungo corso “.
Si parla tanto, forse troppo, di cambio modulo e il tecnico Biancorosso ha dichiarato la necessità di dover lavorare per avere una soluzione in più per quanto riguarda il sistema di gioco. Nella partita di oggi è comunque confermato l’ormai assimilato 3-5-2 che dovrebbe essere guidato dalla coppia Ciurria-Gytkjaer davanti.
“Io sono abbastanza integralista a meno che, parlo di situazioni d’emergenza o in maniera esasperata quando a fine partita vuoi mettere due attaccanti in più o difensori in più. Dobbiamo lavorare assolutamente su un altro sistema di gioco, questo comporta sicuramente un modo di stare in campo diverso ma mantenendo l’idea che è quella nostra di attaccare ed essere propositivi. Ci vuole del tempo, non so se avverrà subito o strada facendo o in partita in corso. E’ chiaro che questa ulteriore possibilità me la devono dare i giocatori”.
I passi avanti sotto l’aspetto delle prestazioni si sono assolutamente visti nella partita contro il Pordenone, sono arrivati anche i tre punti ed è da qui che devono ripartire i biancorossi, in una partita che è sicuramente uno scontro diretto e può anche diventare decisivo per il proseguo della stagione.