“No a nuove residenze private, sì alle scuole”: flash mob per l’ex Macello

22 ottobre 2021 | 11:10
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“No a nuove residenze private, sì alle scuole”: flash mob per l’ex Macello

Si riaccende il dibattito sulla annosa questione dell’area ex Macello di via Buonarroti che, a Monza, ha visto le varie amministrazioni al centro di una odissea lunga circa 15 anni. 

Al grido di “basta residenze private e spazio alle scuole pubbliche e al verde“, il comitato Saicosavorremmoincomune – quartiere San Donato Regina Pacis, ha indetto un flash mob davanti all’area ex Macello, a Monza, per il giorno 27 ottobre alle ore 17, 30.

“No a chi vuole costruire residente private – dichiarano i membri del Comitato –  Siamo contrari alla costruzione di residenze private. In quell’area devono sorgere le scuole pubbliche innovative Citterio-Bellani“.

Si riaccende dunque il dibattito sulla annosa questione dell’area di via Buonarroti che, a Monza, ha visto le varie amministrazioni al centro di una odissea lunga circa 15 anni.  Una telenovela, quella dell’ex Macello, che ha interessato un pò tutte le Giunte, fatta di ricorsi in Cassazione contro la società che avrebbe dovuto realizzare l’intervento di riqualificazione dell’area, e stand by. 

I COMITATI: “STRALCIARE LA VARIANTE AL PGT CON LA PREVISIONE RESIDENZIALE”

“Nel quartiere Regina Pacis/San Donato esiste da molto tempo una questione aperta sulla condizione strutturale delle sue scuole Bellani e Citterio. Dopo anni di attesa, l’AC aveva accolto l’esigenza e il bisogno di nuovi spazi richiesti dalla scuola individuando l’area dismessa dell’ex Macello per edificare i tre plessi scolastici, Bellani, Citterio e le 10 classi suppletive del C. Porta” spiega il gruppo di cittadini.

Nella variante normativa al PGT, adottata in Consiglio comunale nei mesi scorsi, mentre da un lato all’interno dell’area pubblica dell’ex mattatoio veniva confermato il Consumo di suolo di 0 mq, dall’altro veniva anche inclusa sull’area in oggetto la destinazione residenziale. Tale destinazione per essere realizzata dovrà utilizzare aree dismesse conservando il vincolo a zero consumo di suolo sull’area, così che lo spazio degli immobili dismessi va a svantaggio dello spazio destinato alle scuole, e a vantaggio delle solite abitazioni private. Chiediamo pertanto che la previsione residenziale così come adottata nella variante al PGT,  sia stralciata“.

EX MACELLO, SIMBOLO DELLE AREE DISMESSE A MONZA

L’area dell’ex Macello è il simbolo delle aree dismesse della città. Abbandonata a se stessa dalla metà degli anni Ottanta, situata in una posizione strategica a pochi passi dal centro storico dall’Urban center e dalla stazione ferroviaria è finita al centro di un numero imprecisato di progetti di recupero. Un mucchio di numeri, foto, idee e rilevazioni mai tradotte in pratica, sempre rimaste sulla carta con la conseguenza diretta di favorire il degrado progressivo della zona.

Nel 2012, alla fine del suo mandato, l’ex giunta targata centro destra di Marco Mariani decise di affidare a una società di Torino il compito di intervenire con un piano di riqualificazione. Sembrava che finalmente qualcosa si stesse muovendo, ma al turno elettorale di primavera il centro destra perse e al governo cittadino salì una giunta di centro sinistra guidata da Roberto Scanagatti. E uno dei suoi primi atti fu quello di revocare l’incarico. Il motivo: l’interesse del privato era prevalente a quello pubblico e l’obiettivo della nuova amministrazione era di sfruttare il lotto per realizzare un nuovo polo scolastico.

EX MACELLO, LE ULTIME PUNTATE 

Gli ultimi aggiornamenti risalgono al giugno 2021, quando Giunta comunale guidata da Dario Allevi  ha approvato il provvedimento che sblocca parzialmente il progetto per la costruzione del nuovo polo scolastico.

Considerando che la società ancora detiene il diritto di superficie su una parte dell’area, la zona dove insediare il cantiere è stata individuata in un altro spazio all’interno del vasto luogo abbandonato. La soluzione progettuale individuata a giugno dagli uffici comunali era stata già sottoposta ad INAIL che ha ricevuto l’ok dal Ministero dell’Istruzione per finanziare la costruzione del nuovo edificio scolastico, da realizzare secondo i criteri più innovativi ispirati all’efficienza energetica.