Economia

Ceriano, la Gianetti resta al buio. I sindacati: “Faremo ricorso alla sentenza del giudice”

E' di questa mattina la notizia che allo stabilimento Gianetti di Ceriano Laghetto si sia proceduto a staccare la corrente.


La Gianetti resta al buio ma sulla sorte dei 152 dipendenti rimasti senza lavoro non si spengono i riflettori. E’ di questa mattina la notizia che allo stabilimento di Ceriano Laghetto si sia proceduto a staccare la corrente, segno che ormai il colosso brianzolo non è intenzionato a far proseguire la sua attività.

GIANETTI: STACCATA LA CORRENTE NELL’IMPIANTO LAVORATIVO, I SINDACATI NON SI ARRENDONO

Un ultimo tassello che si aggiunge al già intricato puzzle fatto di presidi, tavoli tecnici con il Mise e riunioni. In ultima battuta la sentenza del Tribunale del Lavoro di Monza che ha rigettato il ricorso presentato dai sindacati contro la procedura di licenziamento dichiarandola legittima.

FIOM CGIL: “FAREMO RICORSO ALLA SENTENZA DEL TRIBUNALE”

I sindacati, però, non sono intenzionati a cedere e promettono di restare al fianco dei lavoratori in questa lunga ed estenuante battaglia. “Dopo la sentenza del giudice, la notizia di stamattina, non fa che confermare sempre più l’arroganza della azienda. Noi faremo ricorso a quella sentenza perchè, a nostro avviso, non ha reso giustizia ai 152 dipendenti della Gianetti. Nel frattempo stiamo impugnando tutti i licenziamenti singolarmente. Il presidio non si arresta e continueremo a manifestare contro questa procedura che per noi è del tutto illegittima” ha dichiarato il segretario della Fiom Cgil, Pietro Occhiuto.

GIANETTI: IL COMUNE RESTA DALLA PARTE DEI LAVORATORI

“I sindacati intendono presentare opposizione a questa prima sentenza e procedere eventualmente anche con ricorsi agli ulteriori gradi di giudizio. L’obiettivo è quello di vedere riconosciuta una violazione della procedura e per questo risarciti. Si affievoliscono invece le possibilità di vedere riaperta la fabbrica o sostituita da altre attività produttive, visto il perdurante silenzio del Governo sulla vicenda. – spiega il sindaco di Ceriano, Roberto Crippa, che con la giunta comunale è stato presente in più occasioni al presidio dei lavoratori –  E’ infatti probabile, considerando anche l’intervento con cui la proprietà è tornata in possesso del deposito cicli e dell’alimentazione elettrica, che a breve il presidio dei lavoratori verrà liberato. Se lo stesso dovesse accadere nelle prossime settimane o nei prossimi mesi anche con gli edifici del parco industriale,  l’area diventerebbe ad altissimo rischio di occupazioni abusive, vista anche la sua ubicazione a ridosso di una stazione ferroviaria e del Parco delle Groane. L’Amministrazione comunale farà tutto quanto nei propri poteri per impedire che, all’enorme danno sociale provocato dalla incomprensibile decisione dell’azienda di chiudere con queste modalità, si aggiungano ulteriori danni ambientali e di ordine pubblico con l’abbandono del parco industriale e non smetterà di chiedere a Regione e Governo interventi mirati per evitarli”.

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