Cisl Monza Brianza Lecco: morti sul lavoro, bisogna educare alla salute e alla sicurezza

5 ottobre 2021 | 00:55
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Cisl Monza Brianza Lecco: morti sul lavoro, bisogna educare alla salute e alla sicurezza

Si è tenuto un corso di formazione per i rappresentanti dei lavoratori.

Sono giornate di fermento sul tema della sicurezza sul lavoro, da un lato la cronaca che ogni giorno ci presenta la conta tragicamente crescente di morti e incidenti gravi sul posto di lavoro. Dall’altro, il dialogo tra Governo e Sindacati che finalmente accelera con la conferma da parte del Premier Draghi – così come riportato dal Segretario Generale della CISL Luigi Sbarra – della necessità di assumere con urgenza i provvedimenti condivisi sulla sicurezza del lavoro, mettendo in campo, se necessario, anche un decreto legge.

MISURE

Tra le misure che sarebbero al vaglio del Governo: potenziamento della formazione di dipendenti e imprenditori, revisione delle norme sanzionatorie per le violazioni, banche dati interoperabili, il rafforzamento delle ispezioni, verifiche e controlli e la sospensione dell’attività dove ci sono violazioni delle norme di sicurezza.

Nel frattempo continua in Brianza l’impegno da parte della CISL Monza Brianza Lecco ad affermare la cultura della prevenzione della salute nei luoghi di lavoro.

Si è svolta così ieri 4 ottobre la terza giornata del percorso di formazione degli RLS organizzato dal Dipartimento Salute e Sicurezza, questa volta sul tema della gestione degli infortuni. Nelle prime due lezioni erano stati approfonditi il ruolo e le funzioni dei rappresentanti dei lavoratori e il tema della lettura del DVR.

“Non possiamo continuare ad assistere, quasi impotenti, ad un bollettino di guerra che sembra non avere fine; una guerra silenziosa ma in cui migliaia di donne e di uomini, lavoratrici e lavoratori hanno perso la vita sul luogo di lavoro” afferma Enzo Mesagna, Segretario CISL Monza Brianza Lecco.

“A mio modo di vedere occorre agire su due ambiti” – continua Mesagna – “Il primo è legato al tema culturale. Credo non sia azzardato affermare che non sia più sufficiente parlare di formazione per la sicurezza ma sia più corretto parlare di educazione alla sicurezza proprio per evidenziare la necessità di dare una dimensione più ampia e completa alla questione sicurezza che deve permeare il nostro vivere quotidiano, non solo all’ interno del perimetro aziendale ma anche negli altri ambiti della nostra vita…..pensate agli infortuni domestici o a quelli in itinere. Il secondo ambito su cui occorre intervenire è quello della vigilanza. Il nostro servizio ispettivo, anche nella ricca ed operosa Lombardia, è totalmente insufficiente per coprire il nostro tessuto industriale e il numero delle assunzioni previste dal Governo sono per noi insufficienti. È essenziale dotarsi di un sistema di vigilanza in grado di intervenire sulle aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza, arrivando addirittura al blocco dell’attività lavorativa”.

Il momento di formazione è stato arricchito dagli interventi del Dott. Giorgio Sala ed il Dott. Sergio Ferraro delle sedi INAIL di Monza e Lecco che hanno illustrato il quadro generale della situazione degli infortuni e malattie professionali dei due territori e da Franco Longhi, Presidente dell’ANMIL di Lecco che ha portato la sua testimonianza su cosa significhi vivere sulla propria pelle il dramma di un infortunio grave.

All’incontro erano presenti il Segretario della CISL Lombardia con delega ai temi della salute e sicurezza, PierLuigi Rancati, e i responsabili dei patronati INAS di Monza e Lecco Marco Colombo e Norberto Pandolfi.