Ambiente

Fridays For Future, chiede “giustizia climatica” e la protesta è in bicicletta

Si è svolta questo pomeriggio la Critical mass dei Fridays For Future Monza. In contemporanea in tante città italiane ed europee ci si prepara alla COP 26.


Biciclette, pattini, monopattini: va bene tutto, basta che sia green. Si sposta sulle due ruote la protesta dei giovani attivisti di Fridays For Future che oggi sono scesi in piazza in molte città italiane ed internazionali, tra cui Monza, per tornare a sensibilizzare “i grandi” sui temi ambientali. Le richieste sono sempre le stesse: richiamare l’attenzione sul concetto di mobilità sostenibile, chiedere alla politica interventi concreti per città più green e ridurre il più possibile le emissioni nocive per l’ambiente.
A Monza a partecipare alla pedalata sono stati una quarantina di ragazzi circa, quasi tutti provenienti dalle scuole superiori. Per i giovani attivisti brianzoli il tema caldo è quello dell’inquinamento, legato a doppio filo col traffico veicolare e la qualità dell’aria. “Non possiamo più rimandare i temi della giustizia climatica – spiega a MBNews l’attivista Gaia Sironi, 16 anni, studentessa dello Zucchi – e anche qui a Monza stiamo cercando di dire la nostra. Ci sta a cuore il bene del nostro territorio e siamo in prima fila per la lotta al consumo di suolo”.
La biciclettata di oggi porta il nome di Critical Mass, ed è uno dei format con cui i ragazzi di Fridays For Future Monza hanno costruito un network con associazioni cicloambientaliste e cittadini sensibili al tema. “Oggi non eravamo in tantissimi – prosegue Gaia – ma è valido il motto «pochi ma buoni»: abbiamo fatto sentire le nostre ragioni”.
Il percorso è partito alle 14.00 circa da piazza Trento e Trieste ed è proseguito con tappe in via Piave (davanti al Boccaccio) e in via Felice Cavallotti (davanti a Buon Pastore), per poi concludersi nuovamente in Trento e Trieste, dove gli attivisti hanno parlato della DECA, la Dichiarazione di Emergenza Climatica e Ambientale chiesta al Comune di Monza più volte e su cui ancora tutto tace.

Qui davanti al FOA Boccaccio.

Lo sciopero del clima che si sta tenendo in queste ore in moltissime città europee anticipa la COP26, la Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, che si terrà a Glasgow, in Scozia, dal 31 ottobre al 12 novembre e anticipata dalla Pre-Cop di Milano. Ne avevamo parlato qui.

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