Nega l’acquisto di cocaina e copre il pusher: “Gli ho chiesto dove fosse la tomba di un mio amico”

23 ottobre 2021 | 08:43
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Nega l’acquisto di cocaina e copre il pusher: “Gli ho chiesto dove fosse la tomba di un mio amico”

Il 41enne è stato segnalato all’autorità amministrativa competente quale assuntore e denunciato per favoreggiamento.

Nei giorni scorsi, intorno alle ore 13:00, i Carabinieri della Stazione di Giussano, durante un sevizio mirato di contrasto allo spaccio di stupefacenti, si sono appostati in Via Battaglion Morbegno, proprio nei pressi dell’abitazione di un 55enne brianzolo, noto pregiudicato per reati in materia di stupefacenti.

Dopo pochi minuti, all’arrivo di una Range Rover, l’uomo è uscito dal cancelletto del condominio e si è avvicinato al lato guida dell’auto, scambiando qualcosa con il guidatore. In un istante ha riposto quanto ricevuto nella tasca dei propri jeans. A quel punto i militari appostati sono immediatamente intervenuti braccando i due, nel contempo è sopraggiunta una pattuglia con lampeggianti e sirena, posta a pochi isolati e pronta a intervenire.

L’azione coordinata e fulminea dei militari ha impedito qualsiasi reazione da parte dei due soggetti. Subito sono scattate le perquisizioni, personale e domiciliare, nei confronti dello spacciatore, che hanno permesso di rinvenire e sequestrare: due bustine con circa 3 gr. di cocaina; la somma contante di oltre 1.300 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio; un bilancino di precisione; due telefoni cellulari. Addosso all’acquirente, un giussanese di 41 anni, è stata invece trovata un dose di circa 1,5 grammi di cocaina.

Il 55enne è stato quindi arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (ex art.73 co.1 D.P.R. 309/90) e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto ai domiciliari. Il 41enne è stato segnalato all’autorità amministrativa competente quale assuntore (ex art. 75 cit. D.P.R.). Non solo, al termine degli accertamenti, anche alla luce delle conferme derivanti dalle dichiarazioni rese dallo spacciatore durante il rito direttissimo, è emerso che l’acquirente, sentito dai militari in veste di testimone dei fatti, ha tentato di eludere le investigazioni e aiutare il colpevole, compiendo quindi anche il reato di favoreggiamento personale (art. 378 c.p.).

Lo stesso infatti aveva dichiarato di aver acquistato la dose trovatagli indosso alcune ore prima da un uomo di origine marocchina a lui sconosciuto. Aveva inoltre aggiunto che era passato dall’amico, il 55enne, per caso e solo per chiedergli dove si trovava la tomba di un altro amico che era morto pochi giorni prima.

Foto di repertorio MBNews