Green Pass, assalto alla Cgil a Roma: un presidio anche davanti alla sede di Monza

10 ottobre 2021 | 15:19
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Green Pass, assalto alla Cgil a Roma: un presidio anche davanti alla sede di Monza

In Via Premuda cittadini, rappresentanti sindacali, associazioni e gruppi politici. Tutti insieme per dire il proprio no a degenerazioni antidemocratiche. Il 16 ottobre anche Monza sarà alla mobilitazione generale di Roma.

Washington e Roma. L’assalto al congresso degli Stati Uniti d’America dello scorso 6 gennaio e quello alla sede nazionale della Cgil di ieri, 9 ottobre, nel corso dei cortei di protesta contro il Green Pass che, come in molte città d’Italia, hanno sfilato anche a Monza.

Città, luoghi, contesti e protagonisti diversi, ma situazioni in fondo simili nella loro decisa degenerazione del diritto di esprimere la propria opinione e nel mettere in discussione istituzioni che sono simboli di democrazia e libertà. C’è anche una forte reazione a pericolose spinte di stampo fascista e radicale nel presidio che stamattina, 10 ottobre, ha tenuta aperta anche la sede principale della Cgil di Monza e Brianza come tutte le Camere del Lavoro d’Italia.

In Via Premuda, 17 si sono riunite oltre 100 persone con l’intento di esprimere solidarietà al principale sindacato italiano, anche e soprattutto nella sua veste di luogo di tutela e di rappresentanza dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati.

LA MOBILITAZIONE

Nel cortile interno della sede di Monza della Cgil ci sono stati, in questa domenica mattina illuminata da un piacevole sole autunnale, i rappresentanti di tutte le sigle sindacali, Cisl e Uil in testa, ma anche quelle di base, molti esponenti delle associazioni, come Anpi Monza e Brianza ed Auser Brianza, e dei partiti e gruppi politici, da Articolo 1 al Partito Democratico.

Ma c’erano anche tanti cittadini senza tessere né appartenenze che, a poco più di 12 ore dall’attacco alla sede nazionale della Cgil a Roma, hanno voluto affermare con la loro presenza un chiaro no a chi prova a mettere in discussione diritti affermati anche nella Costituzione italiana.

“L’attacco di ieri alla sede nazionale della Cgil è un attacco a tutto il sindacato e alle lavoratrici e ai lavoratori,  alla democrazia e al Paese intero – afferma la segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza, Angela Modellini – respingiamo con forza questo attacco e, da oggi, tutti i giorni, costruiremo la mobilitazione a sostegno della partecipazione di tutti i cittadini: per difendere i diritti e ottenere le tutele sociali”.

“Lo faremo a partire da sabato 16 ottobre con un grande mobilitazione a Roma contro ogni fascismo e ogni violenza – continua Mondellini – per quest’occasione la Cgil, insieme a Cisl e Uil, sta organizzando la partecipazione di una folta delegazione da Monza e dalla Brianza con la partenza di diversi pullman alla volta della Capitale”.

L’attenzione della Cgil di Monza e Brianza verso il pericolo di una deriva antidemocratica, che in qualche modo potrebbe approfittare di uno stato di tensione ed esasperazione accresciuto dall’emergenza socio-economica creata dal Covid-19, andrà ben oltre la manifestazione di Roma indetta per il prossimo 16 ottobre dal segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini e dagli altri leader sindacali.

“Bisogna restare vigili ed affrontare il problema di questi movimenti e formazioni politiche, come Forza Nuova, che hanno una chiara ispirazione fascista – sostiene la segreteria generale della Cgil di Monza e Brianza – come evidenziato anche dall’attacco al Congresso degli Stati Uniti d’America, c’è questa voglia di radicalismo e violenza, attraverso attacchi a simboli della democrazia e della politica, che è molto preoccupante”.

“Da un lato è necessario che le istituzioni intervengano e fermino prima queste persone che hanno luoghi di aggregazione e movimenti che non si capisce perché esistono ancora – conclude – dall’altro lato le forze antifasciste devono lavorare in coordinamento a favore dei diritti e per la crescita del benessere sociale in modo da togliere la linfa dell’esasperazione a questi fenomeni di degenerazione”.