
Intervista a Gianmarco Venuto, uno dei due fondatori de “Il Mannarino”.
Metti una sera a cena con Gianmarco Venuto, uno dei due fondatori de “Il Mannarino” (l’altro è Filippo Sironi), la “macelleria di quartiere con cucina”, come amano chiamarla. Il 30 di giugno ha aperto il quarto punto vendita ad Arcore in via Alfonso Casati 80, dopo i tre di Milano.
Se si chiudessero gli occhi e si ascoltassero solo le sue parole, quelle di Gianmarco Venuto, 32 anni monzese di origini pugliesi, si potrebbe immaginare che stia parlando un ristoratore che ha alle spalle diversi lustri di esperienza, di conoscenza del mondo del food. La precisione con la quale racconta della nascita del suo format, a dir il vero piuttosto originale qui dalle nostre parti, Monza e Milano, fa capire come l’ “osteria del macellaio” non sia un’improvvisazione.
Oggi sul totale dei punti vendita “Il Mannarino” ha 90 dipendenti e la prospettiva è di aprire a breve un quinto ristorante, sempre a Milano. Eppure il progetto ha soli due anni. E in mezzo ci sono state le chiusure dovute alla pandemia.
“Non ci siamo fermati anche durante i momenti peggiori del Coronavirus” – spiega Gianmarco, che in azienda ricopre il ruolo di responsabile del marketing e di direttore tecnico, – In pochi giorni abbiamo aperto l’e-commerce di vendita dei nostri prodotti ed è stato, ed è tuttora, un canale che sta funzionando molto bene e che ben si sposa con la nostra filosofia.” Infatti, chi va dal Mannarino, nome di origine pugliese che indica una piccola mannaia usata dai macellai, ci va per acquistare la carne e può decidere se cucinarla a casa o di restare a mangiare al ristorante. Ma c’è anche l’alternativa di farsela portare a casa. Un’opportunità nata anche grazie alle competenze maturate in ambito IT e digital, visto che Gianmarco Venuto è cofondatore di un’agenzia di comunicazione con sede in Monza.
Gianmarco difende, naturalmente, chi mangia carne a dispetto di chi invece l’abolita dalle proprie abitudini: “La carne fa parte della nostra dieta mediterranea, riconosciuta dall”Unesco. Non bisogna abusarne, ma non ha senso privarsene. Inoltre, la nostra scelta è di una produzione e di un consumo ecosostenibili: ci riforniamo solo da piccoli produttori o loro consorzi, evitando gli allevamenti intensivi. Sono convinto che anche le persone dovrebbero avere una maggiore consapevolezza quando decidono di mangiare carne: scegliere prodotti di qualità, magari anche più cari, ma che al tempo stesso che rappresentano un equilibrio più sostenibile con l’ambiente.”
Insomma, “Il Mannarino” punta su qualità ed etica . “Per noi il benessere delle persone va di pari passo con quello degli animali e dell’ambiente che condividiamo”. – conclude Gianmarco Venuto.