Saluti romani, assolti in quattro tra i quali anche il monzese Fausto Marchetti

“Il fatto non sussiste”. Il caso si chiude definitivamente dopo 5 anni.
Dopo cinque anni sulla vicenda del saluto romano alla commemorazione dei caduti della Repubblica Sociale Italiana al campo X del Cimitero Maggiore di Milano si mette la parola fine.
Assolto anche Fausto Marchetti, leader dell’associazione Lealtà Azione e noto in città per essere anche leader della Curva Davide Pieri: per la Corte di Cassazione “il fatto non sussiste”.
I fatti risalgono al 25 aprile 2016 quando al Cimitero Maggiore di Milano si era tenuta una commemorazione dei caduti della Repubblica sociale italiana di Salò. In quell’occasione, quattro esponenti , tra cui Marchetti, di Lealtà Azione erano stati identificati a fare il saluto romano. Identificati e indagati per l’articolo 2 della legge Mancino in primo grado vennero tutti assolti.
Il pubblico ministero però aveva proposto appello e gli imputati erano stati condannati a due mesi e dieci giorni di reclusione. La difesa dei quattro imputati aveva però impugnato la sentenza arrivando dunque sino alla Cassazione, che ha dato il verdetto definitivo: sentenza d’Appello annullata senza rinvio.