Monza: in arrivo una panchina rossa per ogni quartiere

Pontani: “La violenza sulle donne non è un problema delle donne ma di tutta la società”.
A Monza, sono in arrivo le panchine rosse, simbolo della lotta alla violenza sulle donne: ne verrà posizionata una in ognuno dei 10 quartieri della città. La decisione è stata presa durante il consiglio comunale di giovedì 21 ottobre 2021. Tutto il Consiglio ha accolto la mozione presentata dalla consigliera, Francesca Pontani (Italia Viva).
“Stasera il Consiglio Comunale di Monza ha approvato all’unanimità la mozione, da me presentata nel 2020, sulla realizzazione di una panchina rossa per ogni quartiere della nostra città ( in tutto dieci panchine). Non è una vittoria partitica. È una vittoria del Consiglio Comunale, tutto”, ha affermato la Pontani.
“La violenza sulle donne non è un problema delle donne, né degli uomini, ma della società tutta. È una questione di civiltà. La panchina non è solo un simbolo, vuole marcare il territorio, cosicché la violenza sulle donne sia un argomento trasversale ai generi, alla politica, ai partiti. Ho creduto molto in questa mia proposta, sono contenta che sia stata accolta. Sono anche contenta che siano le consulte a decidere dove andranno posizionate le panchine, perché solo chi vive il quartiere sa dove è giusto collocarle”.
Paolo Piffer: “La politica non si può limitare alle parole
Sulla questione è intervenuto anche il Capogruppo di Civicamente, Paolo Piffer: “La violenza contro le donne è un problema di noi uomini. Bene che se ne parli. Sensibilizzare è fondamentale, soprattutto partendo dai più giovani e dalle scuole. La politica però non si può limitare alle parole, deve dimostrare con i fatti che il tema è davvero una priorità, e ha solo un modo per farlo: stanziare risorse”.
“Servono soldi per finanziare sportelli di supporto psicologico, formazione alle forze dell’ordine e soluzioni abitative alternative per chi ha subito una violenza domestica. Non basta chiedere alle donne di denunciare e poi abbandonarle a loro stesse. La tutela ha un costo e le chiacchiere non bastano”.
Foto di repertorio MBNews