Torna l’ora solare e si dorme un’ora in più. Quali effetti sull’umore?

Lancette indietro di un’ora, dalle 3 alle 2, nella notte fra sabato 30 e domenica 31 ottobre. Questo weekend torna l’ora solare.
Lancette indietro di un’ora, dalle 3 alle 2, nella notte fra sabato 30 e domenica 31 ottobre. Questo weekend torna l’ora solare. Si dorme un’ora in più ma perderemo sessanta minuti di luce al pomeriggio, che guadagneremo però la mattina.
Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 450 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 170 mila famiglie, con un conseguente risparmio economico di circa 105 milioni di euro. Ricadute positive anche in termini di sostenibilità ambientale: il minor consumo elettrico, infatti, ha consentito al Paese di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 215 mila tonnellate. Il beneficio economico è calcolato considerando che quest’anno, nel periodo di ora legale cominciato domenica 28 marzo e che si concluderà domenica 31 ottobre, il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’Arera) è stato di circa 23 centesimi di euro al lordo delle imposte.
Quali saranno gli effetti sull’umore? Gli esperti ci avvertono ormai da anni che ogni cambio di orario comporta effetti simili a quelli del jet lag, ad accusarne maggiormente saranno gli anziani e i bambini. Tra i principali effetti del ritorno all’ora solare, cambi d’umore, insonnia e depressione. Sarà più semplice invece per chi è un nottambulo che, allungando le ore di “buio” e accorciando quelle diurne, trova l’energia nella notte.
Come combattere questi sbalzi di umore? Rilassarsi e coccolarsi sono i modi migliore per non risentire troppo il “cambiamento”. Pian piano ci si abitua, in attesa del prossimo cambio.
Per quale motivo si cambia l’ora due volte all’anno? Principalmente è legato al risparmio energetico che, sfruttando la luce solare, si riesce ad utilizzare meno l’illuminazione elettrica.