Pensioni nella scuola, l’appello di Flc e Inca Cgil: “Domande di dimissioni entro il 31 ottobre”

Entro fine mese chi può lasciare la scuola dall’1 settembre 2022 deve chiedere la cessazione di servizio. Poi si presenterà la necessaria documentazione per la quale il sindacato offre il proprio supporto.
Il nuovo anno scolastico è iniziato da circa un mese. Ma c’è chi ha ancora pochi giorni a disposizione per pensare al prossimo. Soprattutto se sarà quello in cui potrà cominciare a godersi la meritata pensione dopo tanti anni di lavoro. Scadono, infatti, il 31 ottobre i termini per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio, con effetto il 1° settembre 2022. Sostanzialmente chi lavora nella scuola ed ha i requisiti per andare in pensione l’anno prossimo deve presentare sin da ora le proprie dimissioni.
Il 31 ottobre, in anticipo rispetto alla consueta scadenza per questo tipo di operazione, diventa quindi una data vincolante e quanto mai importante. Come ricordano Flc (Federazione lavoratori della conoscenza) della Cgil di Monza e Brianza e il Patronato Inca, entrambi impegnati da anni sul fronte dei pensionamenti del personale scolastico.
“Abbiamo provato a chiedere una proroga, ma il 31 ottobre è rimasto un termine tassativo, anche per dare poi all’Inps il tempo di chiudere tutte le pratiche per le pensioni entro maggio e concedere il primo assegno ai nuovi pensionati della scuola entro i primi di settembre del 2022 – spiega Claudio Persuati (nella foto in alto), segretario generale della Flc Cgil di Monza e Brianza – assolta la parte della presentazione delle domande di dimissioni, ci sarà poi tempo nei prossimi mesi per consegnare all’Inps, tramite l’Ufficio scolastico provinciale, tutta la documentazione da cui la contribuzione e i requisiti risultano effettivamente in regola”.
Il pensionamento del personale scolastico è una procedura che nel nostro territorio interessa una platea ampia di persone. “Ogni anno ci occupiamo mediamente delle pratiche di pensione di circa 300 iscritti Flc Cgil di Monza e Brianza” afferma Persuati. “Nel nostro archivio risultano 2050 pratiche negli ultimi 4 anni per i dipendenti della scuola statale e di queste circa la metà riguardano proprio la pensione” aggiunge Davide Cappelletti (nella foto in basso), Direttore provinciale del Patronato Inca Cgil di Monza e Brianza, che su questo fronte collabora attivamente con Flc e Spi (Sindacato pensionati).
LA PARTICOLARITA’ DELLA SCUOLA
Oggi la tecnologia e le piattaforme digitali, magari accedendo semplicemente con il proprio SPID, permettono, anche per la presentazione delle domande di dimissioni, il “fai da te”. Ma nel caso del pensionamento del personale scolastico muoversi in autonomia non è quasi mai la scelta giusta.
“C’è una complessità nella verifica dei requisiti per la pensione dei dipendenti pubblici e scolastici statali che è dovuta al fatto che gli estratti contributivi non sono stati aggiornati dall’Inps – chiarisce Cappelletti – questa falla deriva dalla mancanza dell’informatizzazione dei decenni precedenti, visto che gli attuali pensionandi hanno iniziato a lavorare prima del 1994, ma anche dal fatto che l’Inpdap (l’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica), che era stato fondato proprio nel 1994, non esiste più dal 2011 e i servizi per questi lavoratori sono confluiti nell’Inps-Gestione Dipendenti pubblici che non ha un ufficio dedicato sul territorio di Monza e Brianza con un conseguente peggioramento della qualità del servizio”.
“Ecco perché il nostro compito, per i dipendenti della scuola che devono andare pensione, consiste nel cominciare con anticipo a verificare ogni servizio dal primo giorno di lavoro in modo da stabilire la decorrenza pensionistica – continua il Direttore provinciale del Patronato Inca Cgil di Monza e Brianza – un’operazione complessa e certosina, con la quale mettiamo ordine tra ricongiungimenti contributivi, accrediti di servizi militari, eventuali riscatti della laurea, che è davvero un rischio tentare di fare da soli, a differenza di quanto avviene invece per i lavoratori autonomi e privati”.
Proprio per queste motivazioni, anche se il termine per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio scade inderogabilmente il 31 ottobre ed è un passaggio necessario per ricevere l’assegno a partire dal settembre 2022, il consiglio di Flc Cgil di Monza e Brianza e Patronato Inca a chi deve andare in pensione nella scuola è di rivolgersi a loro con largo anticipo per raccogliere tutta la documentazione opportuna e verificare i requisiti.
“Meglio venire da noi anche un anno e mezzo prima della presentazione delle dimissioni – affermano Persuati e Cappelletti – quindi anche chi è nato nel 1965-1966 è bene che cominci già ora a contattarci prendendo appuntamento all’indirizzo monza@flcgil.it oppure sul sito INCA della Cgil Monza e Brianza attraverso il servizio Parla con noi”.